A meno di sorprese, il tecnico livornese si appresta a tornare sulla panchina rossoverde. Ma ad occhio e croce, non sarà un ritorno facile

Cristiano Lucarelli  è pronto a tornare sulla panchina della Ternana,  due mesi e dodici partite dopo. L’annuncio è stato in qualche modo anticipato da Bandecchi in sede di annuncio delle dimissioni di Andreazzoli, si attende l’annuncio ufficiale della società

Curiosamente, così come Andreazzoli si trovò a dover preparare la prima partita in fretta, essendo stato Lucarelli esonerato prima di un turno infrasettimanale, lo stesso nel caso capiterà  all’allenatore livornese, che non avrà tempo per verificare niente, visto che martedì sera si torna in campo allo stadio Renzo Barbera-La Favorita  di Palermo contro la compagine rosanero.

Una decisione che ovviamente è dettata più che dalla piazza – della quale Bandecchi ha detto di non tenere molto conto (“il dodicesimo uomo non deve diventare la dodicesima rottura di palle”, ha spiegato)- dal fatto che Lucarelli è ovviamente ancora sotto contratto con la Ternana, come capita a tutti gli allenatori esonerati.  Difficile che il tecnico livornese rinunci a tornare, soprattutto in una piazza che lo invoca.

In ogni caso non si preannuncia vita facile per Lucarelli: “Prima di venire – spiega Bandecchi –deve firmare la seconda lettera, deve lavorare, è andato via perché c’era qualcosa che non funzionava, per venire deve rivedere le sue condizioni, deve avere imparato le lezioni, se torna e non fa le cose in maniera giusta riandrà via ma non è detto che voglia venire”.

E continua la battaglia a distanza coi tifosi: “Siccome la piazza lo invoca, non è detto che io richiami Lucarelli, sembra che qualcuno fosse stato contento del risultato di oggi, abbiamo vinto un campionato senza che nessuno ci rompesse i coglioni, oggi c’erano 3000 persone in questo stadio del cazzo, 2000 sono rimasti lì a mandarci a fanculo, questa è una tifoseria? Io non faccio pace con nessuno, si va avanti così”.