Se era un compito difficile, quello di Roberto Breda quando è arrivato sulla panchina della Ternana, ora lo è ancora di più dopo la sessione di gennaio del calciomercato.

E non solo perché sono partite alcune delle colonne della squadra come Falletti, Diakitè e Corrado, ma soprattutto perché il tecnico rossoverde in questo mese ha visto andare e arrivare tanti giocatori, di cui la maggior parte dei nuovi acquisti con pochissima esperienza (o nulla) in palcoscenici come la Serie B.

Un problema non da poco per un allenatore che era riuscito, se pur con qualche inevitabile difficoltà e con alti e bassi, a trovare una quadratura ed un assetto base della squadra che stava dimostrando una discreta affidabilità. La girandola in Via della Bardesca ha portato Breda a schierare 4 formazioni diverse in altrettante gare del girone di ritorno, cambiando quasi sempre gli interpreti del centrocampo, il reparto più “sotto inchiesta”.

Ultima, ma non come importanza, la scelta del sistema di gioco. Con Gaston Pereiro la Ternana ha dovuto cambiare pelle, viste le peculiari caratteristiche del ‘Tonga’, dopo un periodo in cui le due punte Raimondo e Distefano avevano finalmente trovato l’intesa in campo e stavano attraversando un ottimo periodo. Contro il Como Breda ha tentato di riproporre lo stesso schema, ma con pessimi risultati, tanto che ha poi dovuto stravolgere lo schieramento all’intervallo. Una continua alternanza che sicuramente non dà certezze né alla squadra, né tantomeno agli stessi calciatori, che fa parte di un necessario periodo di adattamento e di comprensibili esperimenti, ma che deve portare ad una decisione netta entro il più breve tempo possibile, prima che davvero sia troppo tardi