Quella con il Var sembra essere una maledizione per la Ternana. Con l’avvento della tecnologia nel calcio, i dubbi sugli episodi arbitrali avrebbero dovuto essere limitati, ma non è il caso dei rossoverdi.
Con il rigore concesso nei minuti di recupero al Sudtirol, che ha consentito ai bolzanini di pareggiare al Liberati, salgono a quattro i “round” persi dalle Fere nel controllo della squadra arbitrale di quella che una volta veniva chiamata “moviola in capo”. Si comincia già dalla prima giornata, con il rigore (che ci poteva stare) assegnato alla Sampdoria per un fallo di Celli su Depaoli, ma poi nell’area opposta la Ternana protesta un penalty non concesso a Ferrante, evidentemente trattenuto in area, senza nemmeno che l’arbitro fosse richiamato al monitor.
Si bissa la settimana successiva a Lecce contro il Catanzaro. I calabresi vincono grazie al tiro dal dischetto assegnato nei minuti finali, dopo il contatto tra Proietti e D’Andrea: l’ex centrocampista rossoverde colpisce sia il pallone che il piede dell’avversario, ma per l’arbitro l’intervento è punibile con la massima punizione. Contro la Cremonese in casa viene annullato il gol a Coda per fuorigioco, ma il Var (stavolta giustamente) cambia la decisione del guardalinee e convalida la rete con cui i lombardi espugnano il Liberati.
Si arriva alla trasferta di Como, con il gol annullato a Luperini per un leggero tocco di mano di Favilli sullo sviluppo dell’azione. L’arbitro, richiamato al monitor, impiega circa 4 minuti per prendere una decisione obiettivamente difficile, ma che comunque ancora una volta non sorride alla squadra di Lucarelli, che va su tutte le furie. Per terminare con l’ultimo episodio molto controverso di sabato, quando in scivolata Pyyhtiä colpisce il pallone ma poi, inevitabilmente, prende anche Cisco.
Un periodo quantomeno sfortunato per la Ternana, che sta perdendo punti e morale a causa di queste decisioni quantomeno dubbie dei direttori di gara.
tra incompetenza degli arbitri e degli addetti al var, agli errori marchiani sotto la porta avversaria e all’interno della propria area di rigore, alle formazioni e ai cambi insensati di Lucarelli direi che non ne va dritta una.
sfortuna ? destino ? incompetenza ? sta di fatto che è una stagione allucinante che neanche il migliore psichiatra potrebbe dipanare, speriamo che le cose cambino ma in genere quando si prendi un certo andazzo poi è dura cambiarlo…
Il VAR non ha esaminato scrupolosamente il presunto fallo da rigore procurando un danno (e non è il primo!) alla Ternana. La società come già accaduto in precedenza accetta supinamente (e non si capisce il perchè) questi macroscopici errori arbitrali, mentre sarebbe opportuno tutelarsi facendo sentire la propria voce nelle sedi preposte chiedendo maggiore attenzione e rispetto, altrimenti si va ad ipotecare fin da adesso la retrocessione!
Sono d’accordo con te,ma non si può far finta che le sviste arbitrali stiano pesando parecchio,già abbiamo i nostri difetti che conosciamo da tempo e se in più ti affossano gli arbitri ci aspetta un duro destino.
Pensavano di essere i più furbi, bravi, competenti di tutti gli altri spendaccioni della serie B (le altre poche squadre di B che hanno un budget come la Ternana hanno le rose delle squadre con strutture fatte con anni) hanno distrutto una squadra con 2 mesi cambiando 20 giocatori, dimezzando gli ingaggi, hanno diminuito l’età media. Non prendiamola con l’Allenatore, DS, Arbitri ect. ADESSO LASCIAMO PERDERE TUTTO QUESTO. PENSIAMO ALLA TERNANA SENZA POLEMICHE UNITI PER LA SALVEZZA NON LASCIAMO NIENTE D’INTENTATO