La vittoria in Coppa Italia dura poco: ad annullarla ci pensa il giudice sportivo. E non solo quella…
“Migliucci paga li buffi”. Dalla tribuna del Liberati questo coro si alzò dagli spalti a Gennaio 1987, quando Ternana e Fidelis Andria scendevano in campo per la prima giornata di ritorno. Era l’inizio della fine dell’era dell’imprenditore romano, che non resterà per molto ancora proprietario della Ternana.
Ma l’aria è già pesante in estate, quando si sfiora il grottesco. La Ternana debutta infatti nella coppa Italia di serie C al Liberati superando la Rondinella Marzocco di Firenze per 2-0. Pochi giorni dopo, nel secondo match, perde 1-0 a Prato e la settimana dopo travolge la Rondinella nel ritorno (3-0). Ma c’è un problema. La società non aveva infatti provveduto a depositare il rinnovo del contratto di Gabriele Ratti, Francesco Di Vincenzo, Mariano Riva e Giorgio Eritreo. Sono tutti e quattro in campo in tutte e tre le partite.
Insomma, per così dire, sono stati mandati in campo “sulla fiducia”. Lo si scoprirà poco dopo, a seguito dei ricorsi delle varie società. Il giudice sportivo infligge altrettante sconfitte per 3-0 a tavolino alle Fere. Non proprio una bella figura per la società…