La suggestiva sfida fra i professonisti contro un club di dilettanti: 14 chilometri di distanza e tanti ex in campo

Giocare un derby straprovinciale in una manifestazione professionistica: alla Ternana succede il 17 agosto 2008. La manifestazione è la coppa Italia di serie C e l’avversario è l’Arrone, che in quell’anno milita in serie D e che partecipa alla stessa manifestazione. Come è stato possibile un match simile? Presto detto.

Il regolamento di quegli anni della Coppa Italia di serie D ‘premiava’ le formazioni capaci di giungere almeno ai quarti di finale con un biglietto per i gironi della coppa Italia di serie C. Rooberto Borrello raggiunse questo traguardo ma l’anno successivo, l’onore di sfidare le Fere tocca a Luciano Marini, oggi responsabile della scuola calcio rossoverde, ma allora appunto nuovo tecnico degli amaranto che ovviamente furono inseriti nello stesso girone, che conteneva anche Cisco Roma, Olbia e Alghero.

“Fu una bella esperienza per tutti, soprattutto per me che venivo da tanti anni in rossoverde– ricorda a Calciofere Marini – anche perchè facemmo un figurone”. In quella Ternana, allenatore Francesco Giorgini, fra l’altro, scendono in campo anche giocatori che non si vedranno mai in campionato come Paolo Castellazzi, centrocampista che la Ternana prelevò dalla Pro Patria e che giocò solo due partite in coppa Italia per poi andare alla Spal (in Umbria tornerà in C1 a Foligno, giocherà il celebre playout che condannò le Fere alla C2 prima del ripescaggio) e Stefano Mauri, centrocampista che arrivò ventenne a Terni dalla Sangiovannese e collezionerà appena 8 gettoni (4 in Campionato e 4 in Coppa) prima di essere ceduto a fine stagione. Nell’Arrone, uno stuolo di ex rossoverdi: Succhiarelli, Lattarulo, Bagnato, Curione, oltre allo stesso tecnico.

Vince la Ternana 2-1, ma ad uscire a testa alta è l’Arrone che spaventa i rossoverdi per tutto il primo tempo e parte del secondo., passando anche in vantaggio: al 39′ del primo tempo Filippo Paoli approfitta di uno svarione fra Pedotti e Sartor per battere Paolo Ginestra.

La Ternana chiude il tempo sul pari con Rigoni, che approfitta dell’unico errore degli ospiti e pareggia solo soletto in area, sfruttando una rimessa laterale di Mauri. Ma è una Ternana imballata, lenta e prevedibile, che tuttavia apre la ripresa con il gol del vantaggio: Scappini a tu per tu con Mengoni spara sul portiere, ma Rigoni (che nel primo tempo centra anche una traversa) in tuffo devia la sfera in rete. I rossoverdi non si qualificano chiudendo secondi dietro la Cisco Roma.