C’è modo e modo per festeggiare un traguardo raggiunto. La Ternana scelse di raggiungerne un altro, 75 chilometri più a Nord
La Ternana degli anni 70 ed 80 non ha lasciato il segno solo a livello tecnico. Anche fuori dal campo di calcio, non sono mancati gesti eclatanti. Alcuni di questi avevano a che fare con la Fede.
Quello della stagione 1984-85 ebbe del clamoroso. Se non altro perchè in pochi credettero venisse realizzato sul serio. La Ternana di Gaetano Salvemini si salvò all’ultimo tuffo, in un campionato tiratissimo. A dispetto dell’ottavo posto, infatti, i rossoverdi avevano chiuso con 32 punti, appena 1 sopra la zona salvezza (affollatissima: la Reggina retrocesse solo per gli contri diretti e diverse squadre chiusero a pari merito).
Al Liberati Lele Ratti e compagni il 9 Giugno superano la Nocerina 3-0 con gol di Filippi, Paolucci (nella foto) e Trudu: è una vittoria (da due punti) che consente ai rossoverdi di non guardare gli altri campi: salvezza diretta. Squadra e tifosi festeggiano allo stadio.
Quattro giorni dopo, i rossoverdi danno corso al “fioretto” promesso in caso di salvezza. Una comitiva di calciatori sale in sella alla bici e si reca in pellegrinaggio sino alla Porziuncola di Santa Maria Degli Angeli. E così i ringraziamenti per quella salvezza furono portati davanti a San Francesco.