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Bandecchi e l’incompatibilità: la politica non c’entra e non è una cosa recente

Dietro alla questione dell’incompatibilità del presidente-sindaco non c’è alcuna azione politica, bensì una legge dello Stato risalente a 23 anni fa

“Lo sport che si gioca su una piazza da un balcone,  dove uno urla qualcosa e tutti gli altri che ha ragione”.  Frankie Hi NRG, vent’anni fa, parlava così del Parlamento, ma più in generale della politica, nel suo brano “Raplamento”, incluso nell’album “Io sono un autarchico” del 2003.

La vicenda dell’incompatibilità di Bandecchi fra il ruolo di sindaco e di azionista di maggioranza della società che usufruisce della concessione d’uso dello stadio comunale, è l’esempio perfetto di questo concetto.

Nel giorno della Festa della Repubblica, Bandecchi ha rilanciato la tesi che aveva già proclamato “urbi et orbi” al momento del suo insediamento e cioè che questa incompatibilità sia un lascito della precedente Giunta, inserito all’ultimo minuto per mettergli i bastoni fra le ruote. Lo ha detto ai quattro venti anche sulle tv nazionali: Questi signori hanno sbagliato indirizzo. Io so di aver ragione, i documenti li tirerò fuori dopo e dovranno rispondere ai cittadini di quello che stanno facendo”.

Alla luce di questo, proprio perchè il nostro ruolo di giornalisti ci impone raccontare le cose e spiegarle, senza prendere posizione, proviamo ad illustrare perchè le dichiarazioni del presidente-sindaco hanno solo un valore politico, ma sono completamente infondate. La politica, in tutta questa storia, non c’entra niente. C’entra una norma dello Stato, nemmeno recente. Andiamo con ordine.

Cosa dice la Legge

Il Testo Unico e la norma incriminata

L’incompatibilità è sancita dal Tuel, il testo unico enti locali, varato nel lontano 2000. (precisamente d.lgs. 267/2000) Un testo che  non può essere in alcun modo modificato da un semplice regolamento, trattandosi di una determinazione dello Stato, firmata dal Presidente della Repubblica.

Un organismo più piccolo (in questo caso il Comune) non può cambiare una legge dello Stato, vale sempre il principio della giurisdizione maggiore (per lo stesso motivo, ad esempio, una legge italiana non può andare in contrasto con una comunitaria).

In base all’articolo 63 del Tuel, infatti, un consigliere comunale – e qundi a maggior ragione il sindaco – è ritenuto incompatibile con tale carica se, tra le altre cose, è titolare di una convezione comunale, cioè gestisce un impianto di proprietà del Comune. Una questione che potrebbe impedirgli anche di costruire il nuovo centro sportivo, il nuovo stadio e anche la clinica privata.

Nessuna modifica recente

Tornando alle parole di Bandecchi nel giorno del suo insediamento, ha fatto riferimento ad una “modifica degli ultimi giorni”, lasciando intendere che si trattasse di un lascito della precedente amministrazione. E ancora: “Ho appena iniziato male perché la vecchia giunta mi ha subito presentato il conto dicendomi che siccome la mia squadra di calcio gestisce e utilizza lo stadio, io sono in conflitto di interessi”.

Anche questo non corrisponde al vero. L’unica cosa modificata è un regolamento del comune di Terni, è avvenuta nel 2019 e  NON riguarda in alcun modo il Tuel, bensì la tempistica e le modalità con cui vengono rilevate eventuali incompatibilità.

In sostanza: fino alla precedente consiliatura sindaco, vicesindaco, assessori e consiglieri eletti autocertificavano la propria compatibilità e gli accertamenti da parte della segreteria di Palazzo Spada avvenivano a posteriori. Questo portò alla grottesca situazione  del 2018, quando 10 fra consiglieri ed assessori furono trovati incompatibili- per via di contenziosi aperti col Comune o perchè gestivano strutture comunali- o addirittura incadidabili (uno persino decadde).

Con questa modifica, è la segreteria comunale ad aprire l’istruttoria e verificare che tutti siano in regola prima della proclamazione. Questo è il motivo per cui a Bandecchi è stata notificata la presunta incompatibilità prima del suo insediamento.  Per lo stesso motivo, i consiglieri eletti hanno sfilato in questi giorni a Palazzo Spada per firmare i documenti che adesso verranno controllati dalla segretaria comunale Noemi Spagna Musso.

Come abbiamo spiegato, alla seduta del 20 giugno, la prima del nuovo consiglio comunale, queste incompatibilità dovranno essere tutte sanate.  Lo stesso vale per Bandecchi, che fin quando non sarà idoneo, non potrà firmare alcun atto, eccetto la convocazione del consiglio comunale stesso. Anche la nomina degli assessori, per questo motivo, è solo formale ma non ancora effettiva.

Il 20 giugno, quindi, chi non avrà sanato le incompatibilità accertate – ai consiglieri verranno eventualmente notificate nei prossimi giorni – avrà ancora 10 giorni di tempo per farlo, pena la decadenza. Bandecchi compreso.

 

 

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Piero Fiordi
Piero Fiordi
10 mesi fa

Analisi perfetta possibile che nel suo staff non ci sia qualcuno che lo guidi evitando che dica stupidaggini

Commento da Facebook
Commento da Facebook
10 mesi fa

Ah ma non è un gomboltto?????

Commento da Facebook
Commento da Facebook
10 mesi fa

Spiegare cose ovvie è l’impresa dei tempi d’oggi! Poveri noi!

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