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Brescia-Ternana, Lucarelli: “Non mi fido della classifica, serve l’approccio giusto”

L’allenatore anticipa la conferenza stampa: “Brescia forte, non so perchè quella posizione. Ripartiamo dal secondo tempo di Ferrara”

Cristiano Lucarelli, tecnico della Ternana, vista la coincidenza con le festività pasquali, anticipa la conferenza stampa che precede Brescia-Ternana, in programma il Lunedì dell’Angelo alle 15.

Si comincia parlando delle Rondinelle, attualmente ultime in classifica: “Il Brescia ha un organico migliore della Spal, quindi sarà una partita diversa. Però l’ambiente non è unito come a Ferrara, sto leggendo di qualche frizione. Il Brescia resta il grande enigma del campionato, perchè ha una squadra e una società forte, un presidente che vince i campionati, ma ha 28 punti. La risposta a tutto questo è che la serie B è così: nulla è scontato. Probabilmente sono più importanti altre dinamiche e non budget e monte stipendi. Forse è bene non fare proclami: la storia insegna che chi fa proclami poi non vince”

E sottolinea: “Se andiamo lì pensando di giocare contro l’ultima in classifica possiamo fare peggio del primo tempo di Ferrara. Se invece andiamo con il giusto approccio possiamo fare bene. Lunedì dobbiamo avere anche un po’ di paura: aiuterebbe a fare risultato. Dobbiamo ripartire dal secondo tempo di Ferrara, giocare per per fare risultato e non aspettare che il risultato arrivi perché sennò non arriva. A sette giornate dalla fine diventa importante fare risultato,  perchè dietro corrono tutti e nessuno può sentirsi al sicuro, tranne chi è vicino ai 40 punti. Non dobbiamo commettere l’errore fatto a Ferrara ovvero dare l’opportunità ad una squadra la cui classifica ce la mostra in difficoltà sarebbe da Tso…Dobbiamo sfruttare la nostra condizione fisica in crescita, dato oggettivo in crescita”.

Poi va di nuovo all’attacco della stampa e della comunicazione: “La colpa è di chi dà le notizie. Voi quando ve le danno giustamente le scrivete. Però le voci di cessione o ingressi societari non aiutano. Mi fa piacere che un pareggio a Ferrara scateni questo ottimismo. Io ho nella mente il primo tempo e vorrei cancellarlo con la partita di Brescia”.

Sul modulo e la squadra: “Difesa a 4? Non sono un integralista. Ho dovuto rinnegare il mio credo calcistico per cercare di andare incontro alle caratteristiche dei calciatori che compongono la nostra rosa. Non credo che la svolta a Ferrara sia stata dovuta dal cambio di sistema di gioco. Favilli ha fatto gol ma la domanda è: se avesse giocato nel primo tempo avrebbe fatto bene come nella ripresa? Favilli è un giocatore come Donnarumma, che è fondamentale quando arriva in area di rigore: se invece giochi  a 50 metri ti servono giocatori con altre caratteristiche. Dico che è la testa, la mentalità che fanno la differenza”.

Stoccata sugli errori dalla rimessa laterale: “Se ci alleniamo per una rimessa laterale sulla bandierina del calcio d’angolo nostro e diciamo di buttarla più lungo possibile per andare poi ad accorciare sull’avversario e la battiamo come a Ferrara c’è poco da dire. E’ come da bambino quando la maestra insegnava poi prendevi 2. C’è chi recepisce e chi no”.

Finale sulla situazione della squadra: “Defendi recupera, ma purtroppo ci sono situazioni da verificare come Agazzi e Coulibaly: abbiamo tre giorni ancora per recuperarli. Ghiringhelli è a posto dal punto di vista funzionale, ma persiste ancora un leggero fastidio, quindi dobbiamo capire come gestirlo”.

 

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