Il presidente parla a Radio Touring 104 di Reggio: “Ho chiesto di fare presto che devo pagare gli stipendi, al Granillo ci sarò”
“Credevo che mi arrestassero. Invece non lo hanno fatto e posso andare a Reggio Calabria a vedere la partita. Ho chiesto ai finanzieri di fare in fretta perché devo pagare gli stipendi. Per il resto, decideranno i giudici“. E’ il primo commento, a caldo, espresso da Stefano Bandecchi in relazione all’inchiesta che riguarda l’Universtità degli studi Niccolò Cusano e anche lui personalmente, su un presunto giro di evasione fiscale. A Bandecchi e all’Unicusano sono stati sequestrati beni per qualcosa come 20 milioni di euro.
“TRATTATI DA CRIMINALI”. Le prime dichiarazioni, il presidente della Ternana, le ha rilasciate a una radio di Reggio Calabria, cioè Radio Touring 104, proprio parlando della sfida che vede i rossoverdi impegnati al Granillo, con la Reggina. “La Guardia Finanza – ha detto il numero uno rossoverde e fondatore dell’ateneo telematico coinvolto nell’indagine – ha appena sequestrato all’Università Niccolò Cusano 20 milioni, perché dice che siamo dei criminali. Ho parlato con un finanziere e gli ho detto che la Guardia di finanza faccia il proprio lavoro il prima possibile, così potremo pagare gli stipendi a fine mese. Poi, ci sarà un giudice a decidere. Per come erano partiti, sembrava che volessero arrestarmi. Invece, mi è andata bene“.
COME IL LIVORNO. Parlando della vicenda, Bandecchi fa riferimento anche alla partita tra la Reggina e la Ternana, annunciando a Radio Touring 104 che lui sarà al Granillo: “Per ora, posso venire a Reggio Calabria, visto che non mi hanno arrestato. E’ una città che mi piace. Come c’è quello che è toscano o romano e tifa Inter o Milan, è lecito per me tifare Reggina. Sarà che avete una maglia amaranto come quella del Livorno. Non ho problemi a dire che se oggi non avessi una squadra di calcio, tiferei Reggina. Mi è simpatica. Verrò a Reggio, però, per affrontare una bella partita“.