Il successo rotondo sul Palermo certifica una squadra che può giocarsela alla pari con le big del campionato. Alcune delle quali le sono alle spalle
Non fosse stato per quell’inizio di stagione un po’stentato, con due pesanti sconfitte in avvio, chissà di cosa staremmo parlando ora. O forse, in fondo, sono state proprio quelle due sconfitte a far capire che c’era bisogno di imprimere una svolta. Sta di fatto che adesso la Ternana di Lucarelli, con buona pace degli entusiasmi da spegnere, corre che è un piacere.
Lo dicono i numeri: terzo posto dietro a Reggina e Bari (a soli due punti dalla vetta), cinque risultati utili consecutivi dei quali quattro vittorie di fila, terza vittoria senza aver preso gol.
Non solo: l’attacco rossoverde è il terzo del campionato, con 13 gol segnati (sempre dietro alle prime due della classe, che però sono in questo caso un po’ lontane), con un dettaglio curioso: è andata a segno in tutte ed 8 le partite disputate, comprese quelle perse contro Ascoli e Modena (alle quali si può persino aggiungere la sconfitta in coppa con la Cremonese 3-2).
Insomma, numeri che testimoniano il grande lavoro fatto su una squadra che adesso ha legittimamente ambizioni importanti e le carte in regola per fare una stagione da protagonista. Ci prendiamo la libertà di dirlo, senza timore, certi questo non significa alimentare facili entusiasmi, ma soltanto raccontare la realtà dei fatti. Che non può essere taciuta, perchè altrimenti non faremmo bene il nostro lavoro.
Certo, è vero che sono passate soltanto 8 giornate ed è verissimo che nelle prossime tre partite i rossoverdi saranno messi davanti ad altrettanti banchi di prova importanti (la trasferta a Benevento, il Genoa in casa e la sfida a Bari), ma lo è altrettanto in fatto che questa Ternana può presentarsi al cospetto delle big del campionato dialogando da pari a pari.