L’attaccante veronese è stato fra le sorprese dell’amichevole. Il tecnico ne ha parlato a fine partita, disegnando le prospettive
Fra le sorprese della sgambata contro i dilettanti della selezione della Valnerina a Cascia c’è senz’altro Pietro Rovaglia. L’attaccante veronese classe 2001, tornato a Terni a Gennaio dopo il prestito alla Fermana ha segnato 4 reti. Ma al di là del poker, che contro giovani volenterosi ma molto più deboli lascia il tempo che trova, il prodotto del Chievo è piaciuto soprattutto per come si è mosso.
Finora a Terni lo si era apprezzato solo in allenamento visto che il campo Rovaglia non ha sin qui mai visto. Mai schierato nemmeno per un minuto nei 6 mesi scorsi, col ragazzo che di fatto non gioca dal 21 novembre, giorno della sua ultima partita coi canarini. A Terni appena 14 panchine, senza mai entrare.
A domanda su Rovaglia, Lucarelli risponde con una stucchevole ironia: “Rovaglia è un giocatore potenzialmente molto importante. L’anno scorso ovviamente non ve l’ho fatto vedere, altrimenti si faceva presto a dire che abbiamo trovato il nuovo Van Basten”
Poi aggiunge: “Era giusto continuare a farlo crescere dal punto di vista fisico, perchè quando è arrivato era un po’ mingherlino. Oggi col lavoro strutturale che abbiamo fatto è un giocatore più strutturato ed è un giocatore che prima eravamo sicuri di mandarlo a giocare, ora voglio vedermelo per bene. Perchè è l’unico giocatore strutturato davanti che abbiamo ed è sempre bene avere in ogni reparto soluzioni diverse, dal punto di vista fisico o tecnico. E’un giocatore forte, che a scapito della stazza è bravo anche coi piedi, ha qualità. Gli diamo un contratto di cinque anni. Valuteremo nel ritiro se avrà fatto progressi così importanti da far parte della rosa ed essere quell’attaccante strutturato che vorrei avere o forse se è invece è meglio mandarlo ancora in prestito”.
Tutto bene, per carità. Solamente, viene da pensare che queste caratteristiche tecniche Rovaglia le aveva anche quando è arrivato. Eppure lui, come molti altri giovani sotto contratto con la Ternana, ha passato la stagione a guardare, senza scendere in campo per un solo minuto. A sentire le parole di Lucarelli, allora, torna in mente un passaggio della famosa “lettera d’intenti” firmata a fine stagione, che è stata propedeutica alla sua riconferma.
Esattamente, torna alla memoria quel passaggio che dice: “Resta inteso che il ds Leone (…) reintegrerà i giovani che non sono stati nell’anno passato di mio interesse”.
Per andare in serie A ci vuole gente esperta e veloce, altrimenti: lasciate i sogni.
Maurizio mi viene da pensare però!
Dobbiamo inserire giocatori per il salto di qualità rispetto alla passata stagione e valutiamo Rovaglia?
Ha giocato appena 6 partite in serie C, questo dovrebbe essere il colpo di mercato per la prossima stagione?
Un pensiero a quella lettera viene spontaneo.