Presidente ancora critico su Instagram, risponde ai commenti dei tifosi sui suoi video: “Io pago e si fa come dico io, se no ci si dimette”
Il presidente non molla. Anzi, ribadisce. Stefano Bandecchi, sul suo profilo Instagram, risponde a tanti tifosi della Ternana che commentano i suoi video, dopo le frecciate date dallo stesso al tecnico Cristiano Lucarelli, al direttore sportivo Luca Leone e alla squadra. I pareri si dividono tra chi difende Lucarelli e Leone e chi li critica e tra chi si complimenta con Bandecchi e chi lo accusa di un atteggiamento con il quale creerebbe solo scompiglio nell’ambiente. Ed è qui, che il presidente dà una risposta secca e circostanziata. Una risposta tutta da leggere e a interpretare: “Non creo scompiglio, sono stato zitto e ho sentito solo parole e qualcuno si è convinto che le parole sostituissero i fatti. Nel frattempo negli spogliatoi parlavo ma non venivo capito perché chi mi ascoltava è abituato a comunicare con la stampa e ora che mi sono rotto i c… di ascoltare corbellerie, uso gli stessi mezzi . In più io sono quello che paga e decide, quindi, siccome non siamo una democrazia ma una squadra di calcio, è bene fare ciò che io desidero, cioè tentare di vincere stringendosi bene i c… nelle mani, o in alternativa dimettersi. La mentalità in sintesi o è la mia o si va via. Fa anche rima“.
“SIAMO FRENATI”. Risposta che dice chiaramente ciò che pensa il presidente. E lo stesso Bandecchi liquida anche chi gli ricorda che nel calcio tutti partono per vincere, ma poi solo due o tre riescono a farlo. “Squadre superiori per organico – risponde – non ne ho viste. Ho visto la mia squadra frenata, ma non squadre superiori. Però, riguardo le partite“. Tra l’altro, il presidente, in un video, commenta proprio la sua interlocuzione con gli sportivi che gli scrivono: “Mi fa piacere – dice – vedere che sono finalmente tornati i tifosi della Ternana, anche quelli che prima erano spariti. Mi piace questo scambiarsi idee come al bar. E’ bello. Ma io sono fatto così. Io penso che, nel calcio, chi non vince non conta nulla“.
Una domanda, però, ci sorge spontanea: ma il presidente non aveva detto che questo 2021-2022 sarebbe dovuto essere un anno di transizione?
