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Lovisa sotto tiro, ‘infilzato’ dalle Fere… e dall’Aiac

Per le parole del presidente del Pordenone, che ha esonerato Rastelli dopo il ko con la Ternana, prende posizione l’assoallenatori.

Un posizione netta e chiara a difesa degli allenatori esonerati. In particolare Massimo Rastelli e Fabrizio Castori, il primo esonerato dal Pordenone subito dopo la sconfitta per 3-1 con la Ternana, il secondo sollevato dall’incarico sulla panchina  della Salernitana, in serie A. L’Associazione italiana allenatori di calcio reagisce non tanto alla decisione legata all’esonero, quanto ai modi con cui i dirigenti di Pordenone e Salernitana si sono espressi nei confronti dei due tecnici sostituiti. Ad esempio, dopo la sconfitta con la Ternana, il presidente del Pordenone Mauro Lovisa ha annunciato ai giornalisti l’esonero di Rastelli, aggiungendo però commenti poco rispettosi nei confronti della professionalità del tecnico, parlando di “mentalità sbagliata” in relazione al modulo adottato dalla squadra nel primo tempo sul quale ha avuto da ridire, di “vergogna“, di “scelte sbagliate da parte della società” nell’ingaggiare l’allenatore e aggiungendo altre frecciate allo stesso Rastelli.

RISPETTO. Ora, l’Aiac, in difesa sia di Rastelli che di Castori, interviene stigmatizzando gli atteggiamenti da parte dei dirigenti. L’associazione, presieduta dall’ex allenatore rossoverde Renzo Ulivieri, parla di violazione dei comportamenti basilari e delle norme che regolano la condotta contrattuale e sportiva. In sostanza, ci può stare un esonero, ma i presidenti non infanghino l’onorabilità e la serietà professionale degli allenatori. “L’Aiac – si legge nella nota diffusa dall’associazione – riconosce che l’esonero è un accadimento che fa parte della vita di un allenatore e costituisce una facoltà di sospensione della prestazione lavorativa del dipendente rimessa alla libera ed insindacabile discrezione della società. Anche per tale motivo deve essere, tuttavia, esercitata nel rispetto reciproco. L’esonero non deve mai decadere in un’ingiustificata lesione della dignità del lavoratore sportivo con esternazioni pubbliche che, focalizzate sulle capacità tecniche ed umane degli allenatori e condite da opinabili giudizi tecnici, svalutano l’operato di coloro che in precedenza erano stati selezionati proprio per la bravura e la competenza maturata nel corso della loro meritevole carriera professionale. L’Assoallenatori esprime pertanto la propria solidarietà ai mister Castori e Rastelli“.

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