Azzurri perfetti in queste prime tre gare dell’Europeo: gioco offensivo, solidità, spirito di gruppo e coinvolgimento di tutti. Mancini “imita” Lucarelli
E’ un’ Italia che sta facendo innamorare il proprio popolo, grazie alle tre vittorie nel girone di Euro 2020, con il primo posto conquistato in scioltezza. In attesa di entrare nella fase ad eliminazione diretta e di affrontare avversari più forti, si sprecano i complimenti nei confronti della Nazionale di Roberto Mancini.
SPETTACOLO E GOL. Una squadra con una mentalità in controtendenza con quella tradizionale italiana, grazie ad un gioco offensivo votato allo spettacolo. I tifosi rossoverdi, che hanno ancora ben impressa nella mente la trionfale stagione della Ternana di Lucarelli, avranno potuto apprezzare alcune somiglianze, ovviamente con le dovute proporzioni, con gli Azzurri. Partendo dal contesto tecnico, l’Italia, come le Fere, vuole comandare il gioco, attacca con moltissimi giocatori e, appena perde il pallone, è subito pronta a riconquistarlo prima possibile. E anche dal punto di vista realizzativo, Immobile e compagni hanno segnato ben 7 gol in tre partite, subendone zero e annientando completamente gli avversari. Nei primi 270 minuti giocati dell’Europeo, sono andati in rete già 4 giocatori diversi.
GRANDE GRUPPO. Non solo lo stile di gioco e la capacità di andare al gol, ma forse la similitudine più grande tra Italia e Ternana e nella forza del gruppo. Entrambe le squadre hanno fondato i propri successi sull’unione e la coralità, che prevale rispetto ai singoli. Sia Mancini che Lucarelli, infatti, fin dal primo giorno in cui sono arrivati in panchina hanno sempre affermato che questo aspetto sarebbe stato il caposaldo del proprio lavoro.
TUTTI COINVOLTI. E non solo a parole, perché i due allenatori hanno applicato alla lettera questo principio. Contro il Galles, il ct ha cambiato 8 giocatori rispetto all’11 titolare dell’ultima partita, ma in pochi allo stadio e a casa se ne sono accorti. Proprio come il tecnico rossoverde ha fatto spesso nel campionato di Serie C, con risultati straordinari. Addirittura Lucarelli aveva fatto ancora meglio, schierando nella trasferta di Potenza ben 9 elementi diversi rispetto all’impegno precedente. Come il livornese, Mancini (aiutato dalla regola dei 5 cambi) ha praticamente impiegato tutti i componenti della rosa, tranne il terzo portiere Meret.
IL CARRO AMATO. Dulcis in fundo, l’ultima significativa analogia è nella metafora che Ternana e Italia hanno adottato per spiegare la loro mentalità. Il “carro armato” reso calcisticamente celebre da Lucarelli in questa stagione, è stato “usato” anche in ambito azzurro, attraverso le parole di Leonardo Bonucci. Insomma, una Nazionale che ha dei connotati anche rossoverdi.