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A Cremona un mesto addio della Ternana al calcio che conta

Il 13 giugno di 28 anni fa, l’ultima apparizione dei colori rossoverdi nel professionismo, prima del fallimento e la ripresa dai dilettanti

Era il 13 giugno 1993. Ultima giornata di campionato, in serie B. Per la Ternana, finisce una delle stagioni che più di tutte gli sportivi si sono augurati che finisse presto. La maledetta stagione 1992-93 in serie B, nel secondo e ultimo anno della gestione societaria di Rinaldo Gelfusa, finita col fallimento della società stessa e con la cancellazione della Ternana dal calcio professionistico. Proprio in virtù di questa decisione, che la Federcalcio prenderà poi a fine luglio dello stesso anno, quella partita del 13 giugno 1993 risulterà essere l’ultima apparizione della Ternana tra i professionisti, prima di una ripartenza dai dilettanti con una nuova società. Teatro di gara è lo stadio Zini, avversario la Cremonese. Finisce pure male, con un sonoro 4-0 subito dai rossoverdi.

UNA FINE INGLORIOSA. La Ternana arriva all’ultima giornata dopo una lunga stagione cominciata con gli acquisti d’estate che fecero sognare i tifosi ma che alla fine Gelfusa non regolarizzò, tanto che vennero annullati. E così, la Ternana reduce dalla recente promozione in serie B e che aveva fatto sognare i tifosi coi vari Taglialatela, Maiellaro, Tovalieri ed Evangelisti, si ritrova a dover rimettere insieme i calciatori con cui aveva disputato la serie C l’anno prima e di accontentarsi di qualche innesto tra la fine di luglio e il mercato di riparazione di novembre. Il campionato è uno dei più disastrosi della storia della Ternana. Finisce con l’ultimo posto in classifica. Appena 18 punti raccolti (coi 2 punti alla vittoria) in 38 partite, con solo 4 vittorie, 10 pareggi e ben 24 sconfitte. I  numeri impietosi proseguono con i soli 25 gol fatti e i ben 63 subiti. L’ultima partita, quella di Cremona, è come una liberazione. L’allenatore è Roberto Clagluna (nella foto in evidenza), lo stesso della promozione dell’anno prima ma alla sua seconda parentesi rossoverde della stagione, essendo stato anche esonerato e poi richiamato, con un breve interregno di Franco Liguori. A Cremona, in quel 13 giugno, finisce 4-0. Autori delle reti della squadra grigiorossa, allenata da Gigi Simoni, sono Maspero, Giandebiaggi, Tentoni e Dezotti.

ALL’INFERNO E RITORNO. Poco prima della fine di quel campionato, il 4 giugno 1993, la Ternana calcio subiva l’onta del suo secondo fallimento in pochi anni (il primo, era stato quello di Domenico Migliucci del 1988) e gioca praticamente per inerzia le ultime due giornate. Segue un’estate lunga e piena di sofferenze. Prima il tentativo di una cordata tutta ternana, guidata da Francesco Pileri, per rilevare la società dal fallimento e salvare il titolo sportivo professionistico della serie C1. Viene persino richiamato Claudio Tobia come allenatore, al quale viene messa a disposizione anche una prima rosa di calciatori per cominciare a preparare in ritiro ad Alviano la nuova stagione.  Ma le cose non vanno nella maniera dovuta. Incontrando anche diversi ostacoli, la società di Pileri, che aveva affidato a Franco Liguori la presidenza, arriva alla resa quando si presenta in città Angelo Deodati. L’imprenditore di Pisoniano sembra deciso a provare lui a unirsi agli altri in cordata e a salvare l’iscrizione, ma a poche ore dalla scadenza dei termini per l’iscrizione manda in Federcalcio un fax in cui dichiara di rinunciare alla serie C. Deodati va via e torna a Viterbo (alla Viterbese, della quale era già presidente) e la Ternana riparte dalla serie D grazie alla nuova società fondata dai ternani Sandro Allegretti, Sandro Barcaroli e Carlo Trappetti, insieme a Franco Fedeli. Si riparte dal campionato di serie D. Due anni nella categoria interregionale e poi, grazie al ripescaggio del 1995, il ritorno tra i professionisti, in serie C2.

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2 anni fa

Giampaolo Lu Cannonico

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