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Mi ricordo montagne (rosso)verdi e le lacrime di un… diesse ragazzino

Proprio 32 anni fa il trionfo a Cesena col Chieti: rigore decisivo sbagliato da un giovane di belle speranze di nome Luca Leone.

Oggi, come 22 anni fa. Due momenti che hanno in comune la gioia dei tifosi della Ternana. Mentre non è ancora spenta l’eco del grande campionato della Ternana di Cristiuano Lucarelli, l’11 giugno 2021 ricorrono i 22 anni esatti da un altro trionfo, quello dello spareggio di Cesena contro il Chieti. Un giorno tanto felice per i ternani, quanto amaro e triste per il direttore sportivo rossoverde, Luca Leone, allora giovane calciatore del Chieti e che col suo errore decisivo consegnò la vittoria ai rossoverdi.

L’11 giugno 1989, la Ternana e il Chieti si affrontano nello spareggio secco per salire dalla serie C2 alla serie C1. Nello steso girone, sono arrivate prime a pari merito con l’Andria. Ma in questo sprint a tre, la classifica avulsa ha premiato i pugliesi, messi meglio negli scontri diretti, mandandoli direttamente in C1. Per il secondo posto, serve lo spareggio. Si gioca al Manuzzi di Cesena, in un caldo pomeriggio, su campo neutro e in gara secca. Sugli spalti, una festa rossoverde animata da 15mila tifosi ternani, che hanno sfidato il viaggio attraverso le montagne appenniniche per raggiungere Cesena e tifare Fere. Partita combattuta e la Ternana, allenata da Claudio Tobia, gioca bene. Ma in campo succede quello che spesso capita nelle grandi finali, vale a dire 0-0 sia nei 90 minuti che nei supplementari e tutto da decidere ai calci di rigore. Ternana e Chieti avrebbero entrambe meritato la C1. Ma una di loro dovrà restare in c2.

LA SEQUENZA DIVENTATA LEGGENDA. La sequenza dei calci di rigore è di quelle che non si dimenticano, ancora oggi consegnata alla storia attraverso le cronache e i video di Youtube con le voci di giornalisti come Ivano Mari e Carlo Caffarelli che raccontarono via radio quei momenti decisivi ai tifosi rimasti in città. Comincia il Chieti, con Carmelo Genovasi (futuro calciatore della Narnese e futuro allenatore anche di squadre dilettantistiche umbre) che dal dischetto trova la parata di Roberto Renzi. Per la Ternana, invece, tiro e gol di Paolo Doto. Secondo rigore, con Baglieri che fa gol. Ma fa gol anche la Ternana, per la seconda volta, con Lello Sciannimanico. Terzo rigore e nuovo tripudio per i ternani: Fiaschi calcia alto, mentre per i rossoverdi Sossio Perfetto trova il terzo gol. Vantaggio pesante, per le Fere. Dal dischetto, per il Chieti, va un ragazzo di 19 anni. Si chiama Leone. Luca Leone. Il “giovane Lene“, come lo chiama Mari per radio. Renzi lo disturba mettendosi pure a parlottare col direttore di gara: (“Mi scusi, signor arbitro, ma se lui ora sbaglia noi abbiamo vinto, vero?“). Tira alto, il giovane Leone. Per lui, un pianto dirotto e un episodio che lo porterà per tutta la carriera a non voler più tirare rigori. Per le Fere, il tripudio e la festa per la serie C1.

IL TEMPO E’ GALANTUOMO. Se la vita è crudele, spesso ci pensa il tempo, a fare il galantuomo. Così è stato per Leone. 22 anni dopo, il tempo gli dà quella gioia che gli fa dimenticare quel brutto momento. Certo, che Cesena non gli porti bene si è visto anche nel giugno del 2020, quando nello stesso stadio e già da direttore sportivo della Ternana ha visto la sua squadra perdere con la Juventus Under 23 la finale della Coppa Italia di serie C. Ma l’anno dopo, ecco il 2021 magico anche per lui. Oggi, Luca Leone non piange più. Le lacrime di quel ragazzino per quel maledetto (per lui) rigore sbagliato, oggi sono cancellate. Grazie alla gioia di un campionato fatto di gioie e tanti record, vinto anche da lui. E grazie al tempo, che si fa aspettare ma è sempre galantuomo.

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