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Ternana, il pagellone di fine stagione: l’attaccamento al gruppo degli “emarginati”

Tre difensori ai margini della rosa, per via del regolamento o per la giovane età, che comunque sono stati parte integrante nello spogliatoio rossoverde

Per vincere, ci vuole un gruppo molto unito. Lo abbiamo detto molte volte e sentito ripetere altrettante, ma questo è stato quel quid in più che ha reso la stagione della Ternana da vincente a storica. E dunque, non basta avere dei bravi calciatori in campo (quelli c’erano già anche negli anni passati), ma la spinta e la motivazione è arrivata anche da chi, per via del regolamento delle liste ridotte o perché alla prima esperienza tra i professionisti, sono rimasti ai margini del terreno di gioco.

ATTACCAMENTO. Parliamo, ovviamente, di Modibo Diakitè, Dario Bergamelli e Ndir Mame Ass. I primi due accomunati dalla stessa età (34 anni) e dal fatto di avere grande esperienza anche in categorie superiori, ma che in momenti diversi sono finiti fuori dal progetto. Con l’arrivo di due difensori, che si sono dimostrati meritevoli del posto da titolare, come Kontek e Boben, per il franco-maliano c’è stato un po’ di spazio soltanto ad inizio stagione, proprio in attesa che si fossero integrati i due balcanici. 4 presenze dal primo minuto nelle prime 4 giornate, poi l’infortunio e il conseguente “accantonamento”, con 337 minuti complessivi disputati in campionato. Ma l’ex Lazio non solo non ha fatto nessuna polemica, ma anzi è rimasto con entusiasmo con il gruppo di Lucarelli. Significativa, in questo senso, la sua presenza in panchina anche sapendo di non poter giocare, e lo scatenato “balletto” durante le premiazioni dei due trofei vinti.

PARTE INTEGRANTE. Percorso simile per Bergamelli, con le valigie pronte fino all’ultimo giorno di mercato estivo, che all’inizio non era stato nemmeno inserito nella rosa dei convocabili. Il centrale bergamasco ha continuato ad allenarsi con professionalità e, grazie anche agli infortuni dei suoi compagni di reparto, è stato reinserito in rosa e poi anche in campo contro Avellino e Turris, in un momento delicato del campionato. Discorso molto diverso, infine, per il giovanissimo senegalese Ndir, alla prima esperienza tra i “grandi”. Solo 25 minuti giocati, nel finale della partita contro la Cavese a Terni, ma qualche mese prima era diventato l’idolo dei tifosi per una euforica esultanza, con tanto di entrata in campo e ammonizione rimediata, dopo il gol decisivo di Vantaggiato nei minuti di recupero a Vibo Valentia.

Per queste ragioni, tutti e tre hanno dato comunque il loro apporto importante alla causa rossoverde e non era per nulla scontato.

VOTO: 7

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