Calcio Fere
Sito appartenente al Network
Cerca
Close this search box.

Mirko Taccola, il giramondo con la Ternana nel cuore

Alto, felino, forte, efficace e una valigeria ben fornita: ecco la storia sportiva del difensore toscano che fermò Gullit al debutto in A e che a Terni ha lasciato un dolce ricordo

Un giramondo? Di più! Mirko Taccola, difensore, con presenze anche in serie A, ha sempre avuto, però la Ternana nel cuore. Con la maglia rossoverde è cresciuto, è diventato professionista, in Serie C, pronto a fare, in ogni parte d’Italia, in ben quattordici società, la propria parte. Quando arrivò da Pisa, l sua città di origine nel 1989, non aveva nemmeno vent’anni, era già “grande” di mentalità, ed alla Ternana si affermò per capacità, era uno “stopper”, allora si diceva così, di grandi affidabilità, che riusciva a marcare la punta avversaria, quella più pericolosa: era alto, di movenze feline, magari non sempre elegante, ma molto efficace.

Fu così bravo che  l’acquistò il Pescara per farlo giocare in Serie B in quella squadra che poi riuscì pure a salire nella massima divisione. Ma le sue doti erano palesi tanto che qualche tempo dopo l’acquistò l’Inter: il suo esordio in Serie A? Nel derby contro il Milan per marcare Ruud Gullit, che riuscì a contenere dal momento che la partita finì 1-1. Ma la caratteristica di Taccola era nella valigeria: l’aveva di grande qualità perché ogni anno una squadra, ogni anno una nuova esperienza. Passando anche per Cagliari, passando pure per Napoli, squadre con le quali riuscì a mettere a referto altre undici apparizioni in Serie A.

Anche ad arrivare a giocare pure ad Atene, nel Paok, per due anni ed una trentina di gare con cinque gol all’attivo. Ma non a caso la squadra in cui ha giocato più volte è stata la Ternana, nella quale ritornò in due periodi diversi, sempre in Serie C, sempre lasciando un sapore dolce alla sua partenza. E’ stato pure un esempio di longevità sportiva, segno che la vita del professionista l’aveva attraversata nel migliore dei modi. Finì la carriera nella sua terra, nel pisano, dove abita al momento, con Forcoli, Monteriggioni, Acquacalda, insomma squadre toscane che ha accompagnato in avvincenti tornei di Serie D. Per lui però, l’impegno è stato sempre costante, sia che si giocasse a San Siro che al Brunner di Forcoli. E per lui a Terni c’è stata sempre simpatia, ricambiata dalle tante persone che ancora sono in contatto con lui, vero giramondo del calcio moderno.

Subscribe
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

Articoli correlati

Il 21 marzo 2016 le Fere sbancano il Partenio di Avellino, battuto Tesser....
Un anno prima il gol tolto al Var a Partipilo, ora in forza proprio ai...
Amaro in bocca anche nei due episodi simili precedenti a Venezia....

Dal Network

Joe Barone non ce l’ha fatta. Dopo il malore che lo ha colpito domenica pomeriggio, si...

Il tecnico rossoblu dopo la sconfitta: "Nei finali di campionato la testa fa la differenza" ...
Brutto avvio di ripresa dei rossoblu che vengono schiacciati fino alla rete dei padroni di...

Altre notizie

Calcio Fere