L’incredibile partita della stagione 1970-71, quando il direttore di gara ne combinò di cotte e di crude. Ma anche il portiere lariano…

Fra i tanti match giocati allo stadio Sinigaglia fra Como e Ternana ne spicca uno che fu segnato da una curiosa particolarità: ben quattro rigori calciati durante il match. La stagione è quella 1970-71 in serie B con Luis Vinicio sulla panchina delle Fere e Neri su quella del Como, la partita è valida per la sesta giornata.

Raccontano i giornali del tempo di un match molto convulso. Il primo rigore fu quello realizzato dal Como al 5′ della ripresa,  molto contestato dai giocatori rossoverdi che a fine partita accusarono il signor Giunti di Arezzo, direttore di gara, di aver falsato il match. Succede che Garlaschelli entra in area e dopo aver superato Fontana, si appresta a fare lo stesso con Benatti: la palla va in corner e l’attaccante lariano va giù in area. Per l’arbitro è stato stretto dai due rossoverdi e così indica il rigore, fra lo stupore anche dei comaschi. Magistrelli realizza.

Passano cinque minuti e l’arbitro, forse a compensare, assegna un rigore ancora più dubbio, stavolta a favore della Ternana: Valle lancia lungo in pallonetto, Magni si eleva superando Marchetti, che poi cade a terra sbilanciato. Grandi proteste comasche, ma l’arbitro assegna il penalty ed è qui che succede l’incredibile. Ermenegildo Valle va sul dischetto e segna, ma l’arbitro annulla perchè il portiere Zamparo si era mosso prima. Secondo tiro, secondo centro, ma Zamparo aveva di nuovo fatto due passi prima del tiro. L’arbitro non lo ammonisce ed ordina la terza ripetizione. La scena è identica, ma stavolta Valle si vede parare in due tempi il tiro, molto debole.

Ci si attendeva la quarta ripetizione, ma stavolta il direttore non è dello stesso avviso, forse perchè, come riferisce un giornale dell’epoca, stavolta si era fermato anche Valle, con una piccola finta, prima del tiro. Alla fine il Como si impone 2-1 ed entrambe chiusero a centro plotone.