Centravanti giramondo, trascinò le Fere alla promozione dalla D e arrivò a sfiorare la B a suon di gol. Il canto del cigno a Narni, la parentesi da allenatore e il ritorno a Bassano del Grappa
E’ stato amatissimo a Terni dove ha incarnato la figura del centravanti Anni ’60, quello che doveva letteralmente sfondare le difese, lui che era un gigante. Un gigante buono con una vezzosa fossetta nel mento. E dire che Corrado Perli era un trentino, quasi un veneto, era infatti nato a Grigno, arrivando a vestire la maglia rossoverde solo alla fine della carriera, imperniata in serie B e C. Aveva fatto il giramondo, da Verona a Palermo, a Marsala, a Cosenza, Avellino.
A Terni era stato chiamato perché i rossoverdi in Serie D non ci volevano proprio stare più e lui, Perli, era il centravanti che poteva fare la differenza. Cosa che fece mettendo a segno la consueta caterva di gol, quelli necessari a vincere il campionato, lui che di tornei non ne aveva mai vinti. Viene da ricordare che Perli era fortissimo di testa ed almeno la metà delle reti le aveva fatte proprio così. Aveva giocato anche l’anno successivo a Terni, sfiorando la clamorosa promozione in Serie B: i rossoverdi arrivarono terzi e lui riuscì a segnare nel biennio ben 23 gol.
Ormai era in là con gli anni ed aveva guardato anche all’ambiziosa Narnese che gli permetteva di rimanere nelle Serie D ed avviare una attività extracalcistica, tra scarpe e bar, sempre a Terni. Era stato chiamato da Romano Magherini, l’allenatore, ed anche dal presidente Paolo Grassi. Con i rossoblù di Narni, altri due anni per un mantenimento della categoria senza patemi d’animo prima dell’addio al calcio giocato. Stranamente, ma forse per continuare a portare avanti le sue attività, fece l’allenatore solo con la Narnese e solo nel campionato regionale, facendo giocare molto bene la squadra, che stava attraversando un periodo di transizione importante. Indimenticato, se ne era andato da qualche anno a Bassano del Grappa dove aveva la sua famiglia e lì è deceduto ad 83 anni. Il termometro della sua capacità di farsi benvolere in tutte le piazze dove aveva giocato è stato che quelle società, tutte gli hanno dedicato un pensiero.
Perli e Tonini ….
Grande centravanti bravissimo nel colpo di testa e nelle rovesciate grande persona
Lo ricordo benissimo. Prese il posto di centroavanti da Sergio Tonini che continuò a giocare come ala sinistra. Perli fortissimo di testa. Tento di ricordare che fosse di Vicenza. Un gran pezzo della storia rossoverde. ❤?
Giocava de capoccia mi raccontavano i miei
Grande Corrado allo stadio brin
Testina d’Oro…..
Pensate una volta fu espulso ma la lega non lo squalifica x quanto era corretto
Lo ricordo come giocatore e come proprietario di un negozio di calzature in via Battisti dove ero una sua cliente.
Anche io lo ricordo soprattutto alla Narnese . Grande …. di testa un cecchino !!!
Per la mia età lo ricordo più con la casacca della Narnese da giocatore e da allenatore giocatore.
Fortissimo di testa.
Grande personalità.
Grande calciatore.
Veramente ammirato!!!!
Io x un periodo ho lavorato nel suo negozio di calzature. Un uomo buono , gentile educato. Il lunedì mattina mi aspettava sapendo che il giorno prima ero andata allo stadio x sapere tutto sulla partita delle FERE. ❤?
QUANTI RICORDI AL BRIN CON QUELLA CAPOCCIA,CHE COPPIA CON TONINI ,CHE BATTAGLIE QUELL’ANNO CON LA FERMANA UN GRANDE CENTRAVANTI DAL COLPO DI TESTA LETALE COME QUELLO DI JHON CHARLES DELLA JUVE!