Primo appuntamento della nuova rubrica di Calciofere: l’ex bomber sarà in compagnia dei calciatori rossoverdi sulla nostra pagina Facebook. Parla il centrocampista delle Fere
E’ partita la nuova rubrica di Calciofere.it, che avrà come protagonista il grandissimo Riccardo Zampagna. L’ex attaccante rossoverde, attuale seconda voce di Cusano Italia Tv nelle partite delle Fere, condurrà l’ “Angolo del Bomber“, nel quale sarà periodicamente in compagnia dei calciatori della Ternana, sulla nostra pagina Facebook. Un momento assolutamente da non perdere per tutti i tifosi, in cui il loro idolo di un tempo sarà faccia a faccia con i beniamini di questa stagione, tra simpatici aneddoti e curiosità.
Nel primo appuntamento di giovedì 25 marzo, Zampagna ha intervistato Antonio Palumbo, che infortunato ha dovuto guardare dalla panchina i suoi compagni nella vittoriosa vittoria di Potenza.
Si parte subito nel segno dell’ironia, quando Riccardo chiede al centrocampista rossoverde il significato della strana esultanza del suo gol contro il Catanzaro: “Quando giochiamo alla Play Station tutti insieme a ‘Call of Duty‘, c’è il momento in cui ti uccidono e qualcuno deve venirti a rianimare. Marino Defendi era venuto a rianimarmi“. L’infortunio subìto contro la Vibonese potrebbe significare stagione finita: “Adesso sto meglio, lunedì dovrò fare la risonanza per approfondire il problema. Anche se, secondo me, dovrò stare fermo almeno un mese, ho la caviglia ancora gonfia“.
I due ricordano una partita molto complicata per la squadra di Lucarelli, ma che ha segnato una tappa importante nel percorso: “A Viterbo era una partita dove era molto difficile giocare a calcio su quel campo, ma abbiamo comunque trovato la chiave per aprire la porta. Nel Girone C ci sono ambienti caldi, dove ci vogliono, oltre alle qualità tecniche, anche quelle caratteriali. Anche a Francavilla abbiamo trovato difficoltà, in un campo strettissimo che sfavoriva il nostro gioco in ampiezza. Qualcuno ha detto che eravamo in crisi, ma per me è stato un ottimo pareggio“.
A proposito di match spartiacque, si parla della vittoria sul Bari. “Io difficilmente mi sbilancio, ma ho detto subito che quello sarebbe stato il successo decisivo per il campionato” dice Zampagna, a cui fa seguito la conferma di Palumbo: “Anche secondo me, a maggior ragione per il contemporaneo pareggio nel recupero del Monopoli contro l’Avellino“. Quando gli si chiede cosa è cambiato rispetto al passato, il giocatore di proprietà della Sampdoria risponde semplicemente: “Il mister ci ha dato una grande mentalità, ma soprattutto ci ha messo nelle posizioni in campo dove rendiamo di più e ci esprimiamo meglio“.
L’attaccamento alla maglia e lo spirito di gruppo è testimoniato anche dal gesto di Palumbo, sottolineato anche da Lucarelli e dal vice presidente Tagliavento, che nonostante l’infortunio segue la squadra nelle trasferte e festeggia a fine partita con le stampelle: “Per me non è stato un gesto così eclatante, penso che chiunque, in questo gruppo, avrebbe fatto la stessa cosa al posto mio. Siamo tutti bravi ragazzi e calciatori forti. I compagni di reparto? Mi piacerebbe, maturando, avere l’intelligenza di Proietti, è un professore del centrocampo“. Incalzato dall’ex bomber sul suo futuro, il napoletano classe 1996 non si sbilancia: “Sono al nono anno con la Ternana, ma bisogna vedere se la società poi vuole riscattarmi dalla Sampdoria. Io però voglio rimanere, sto comprando casa. Mi piacerebbe in futuro essere capitano“.
Zampagna chiude con un’amara considerazione sul suo passato: “La mia Ternana era davvero forte, ma non c’era un gruppo unito come quella di quest’anno e non c’erano giocatori con gli attributi, altrimenti saremmo andati in Serie A“
