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Ternana-Vibonese, Lucarelli: “Partita ostica, dovrò gestire le energie”

Il tecnico rossoverde parla in conferenza stampa alla vigilia del match del Liberati contro i calabresi: “Avversario bravo nelle ripartenze, ci saranno dei cambi”

La Ternana, dopo la brillante vittoria di mercoledì a Teramo, si prepara ad affrontare il match in casa contro la Vibonese. In vista della sfida di domenica al Liberati, mister Cristiano Lucarelli ha parlato in conferenza stampa.

E’ una partita ostica, contro una squadra che all’andata ci ha creato diverse difficoltà, una squadra giovane, di gamba e rapida, forte nelle ripartenze. Ma noi dobbiamo ragionare di partita in partita, sapendo che ogni volta dobbiamo raggiungere il massimo obiettivo, senza fare calcoli o tabelle. Giocare ogni partita e pensare alla prossima solo al fischio finale”.

L’entusiasmo aiuta se è misurato, al contrario invece si corre il rischio di arrivare scarichi alla partita. Per certi versi giocare ogni tre giorni è più motivante giocare dopo una sconfitta piuttosto che dopo una vittoria. L’entusiasmo è sempre un’arma a doppio taglio”

“La Vibonese ha giocato contro il Monopoli, che ha molti contagiati. Ma io penso che tutti rispettano i protocolli, dovrebbero aver fatto tutti i tamponi ieri, le mie preoccupazioni, dunque, sono solo al campo”

“Ogni anno ed esperienza aggiunge qualcosa al tuo bagaglio e ti migliora nel lavoro. Penso che quest’anno ho una squadra che mi segue, ma soprattutto che è forte. Se ti danno una squadra che si deve salvare puoi portare qualcosa di tuo, ma il margine resta limitato. Ma se hai una squadra bella e concreta, che riesce ad essere cinica in avanti, diventiamo tutti bravi. E’ la terza volta nella mia carriera che ho in mano una squadra che ad inizio anno era tra le favorite. Una volta mi è andata bene perchè ho vinto Scudetto e Supercoppa, l’altra volta è andata male, sono arrivato secondo. Per mia scelta ho sempre pensato di fare un percorso di gavetta, dove puoi essere esonerato e avere difficoltà. Gli allenatori in Italia sono tutti bravi e preparati, poi molta differenza lo fa la squadra che hai a disposizione. Dal punto di vista del mio gruppo di lavoro, con cui sto da molti anni, sto facendo le stesse cose, ma l’essenza del calcio è quella di fare gol e non subirlo. Se hai giocatori forti è più facile farlo. Alla fine vincere non è mai facile, vincere non è la normalità. In Italia ogni anno ci sono 6 squadre, in tutti i campionati, che vincono e altre 94 che non vincono. Come diceva Mazzarri, gli schemi sono importanti, ma con i giocatori bravi vengono meglio”

“E’ un piacevole problema quello di dover scegliere tra tanti giocatori bravi e che possono giocare tranquillamente tutti titolari in questa squadra. Abbiamo creato la giusta mentalità, ma i giocatori sono bravi. Poi l’allenatore deve saper coinvolgere tutti, gli allenamenti vengono meglio perchè tutti vogliono dimostrare. Domani non confermerò gli stessi 11, ci saranno dei cambi fisiologici. Contro la Vibonese sarà uno spartiacque importante, la quota promozione oscilla tra i 78 e gli 82 punti, a secondo dei risultati dei nostri avversari. Riuscire ad andare a 72 punti sarebbe molto importante, ma martedì saremmo già sul pullman per andare a Potenza. Devo gestire le energie e spalmarle sulle due partite. E’ impensabile che un giocatore possa recuperare in 48 ore, domani affrontiamo una squadra giovane e di gamba”

“L’ultimo richiamo in allenamento l’abbiamo fatto nella settimana pre Catanzaro, ora andremo in gestione fino alla fine del campionato, giocheremo sempre ogni 3 giorni. Faremo lavori solo per chi non avrà giocato il giorno prima. Da qui alla fine mancano 35 giorni, dovremo andare in gestione e scarico. So che comunque pesco dalla panchina non sbaglio, poi devo capire in base all’avversario quali giocatori schierare. Ho messo Ferrante contro il Teramo perchè loro lasciavamo campo in profondità. dei tre attaccanti era quello che ci consentiva di più questa giocata a scavalcare il centrocampo. Mi servivano in mezzo al campo due giocatori, conoscendo le loro caratteristiche, che coprissero la posizione, cosa che non ha per esempio Palumbo. Dovevano non permettergli di inserirsi tra le linee, poi c’è sempre il problema dei saltatori, almeno 4-5 li voglio sempre in campo. Il primo aspetto per scegliere i calciatori è sicuramente il recupero fisico. Si rischiano infortuni muscolari per la stanchezza e il troppo carico, stiamo cercando di evitarlo e in parte anche prevederlo. Riusciamo quasi sempre a sapere prima chi risparmiare dall’inizio. Siamo l’unica squadra che non ha subito espulsioni, ma se andate a vedere io tolgo sempre gli ammoniti a rischio. Si è detto che siamo l’unica squadra che non ha avuto contagiati dal Covid, ma non si è detto che facciamo i tamponi tutti i giorni. Sono piccoli dettagli che fanno la differenza

“Le squadre italiane nelle Coppe? Qualche anno fa eravamo il miglior campionato, ora siamo il quarto o il quinto. Ora i giocatori forti arrivano a 35-36 anni, mentre una volta erano nel pieno della carriera”

“La posizione di Kontek a Teramo? Per metterlo a centrocampo ci deve essere già un altro difensore, come mezze ali ci si possono adattare Furlan e Falletti. In settimana ci lavoriamo, alla fine le nostre giocate con la palla sono sempre le stesse, anche per variare durante le partite. Dal 4-2-3-1 passiamo con facilità al 3-4-3, le giocate non cambiano, ogni partita ha le sue situazioni, a me piace correggere in corsa. Per gli avversari siamo facili da prevedere, sanno già che incontreranno con il 4-2-3-1, mentre per noi è più difficile, visto che spesso gli altri cambiano sistema il giorno prima della partita. Dobbiamo leggere bene le situazioni”

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