Il numero uno della serie C a Radio Punto Nuovo ha sottolineato la volontà di provare ad andare avanti ma che la situazione è costantemente monitorata
“Finchè va avanti il Paese, la serie C va avanti“, aveva detto il presidente di Lega Pro Francesco Ghirelli nei giorni scorsi. Ora però, anche alla luce di una situazione epidemiologica complessa sta emergendo un quadro diverso. Il numero uno della serie C ha parlato a Radio Punto Nuovo dopo il direttivo, confermando che sono al vaglio tutte le ipotesi per un eventuale stop al campionato.
E rispondendo al presidente della Casertana, che si era lamentato del fatto che in pratica si sta navigando a vista ha annunciato: “Malgrado le difficoltà, vogliamo andare avanti con la verifica tra il 27-28 novembre. Comprendo il disagio del presidente D’Agostino della Casertana, capisco le difficoltà nell’andare a preparare una partita senza sapere se o quando si gioca”
Conferma anche il rischio default con la volontà di riformare ancora il sistema: “Ci hanno tolto bigliettazione e sponsor, compresi quelli che avevano già un contratto. Meglio che stiamo zitti, ci sarebbe solo un enorme grido di dolore. La Premier League ha dato una cifra considerevole, pensando al sistema, con un ruolo di leadership. Come fanno a chiedere di eliminare gli sprechi se siamo quelli della cassa integrazione: vuol dire che gli emolumenti sono a livelli normali. Senza voler fare distinzioni per forza: noi a gennaio rischiamo il collasso. Da febbraio è un anno che non arriva un euro. Riforma con snellimento campionati? L’importante che non si parta dai numeri, unica lega che ha fatto un’autoriforma, da 90 a 60 squadre, ma non abbiamo risolto quasi niente. Bisogna ragionare da sistema”