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Il caso-Chiarella e altre storie: curiosità dalle sfide ‘casalinghe’ fra Ternana e Catanzaro

Le squadre non si incontrano al Liberati in campionato dal 2006, perchè l’anno scorso il Covid fermò il ritorno. Nell’ultimo confronto in C1 l’episodio che fermò la carriera a Terni del centravanti

Torna dopo 14 anni la sfida di campionato al Liberati fra Ternana e Catanzaro. L’anno scorso infatti, le due formazioni si sono affrontate soltanto al Ceravolo, visto che la gara di ritorno non è stata disputata per lo stop alla regular season a seguito del lockdown da Coronavirus. Se si eccettua dunque un confronto in Coppa nella stagione 2014-15, giallorossi e rossoverdi non si sfidano a Terni dal 2006.

Nel corso degli anni, la partita è stata caratterizzata da diversi episodi che hanno scaldato gli animi prima e dopo, alcuni anche curiosi.

Walter Chiarella (dilettantifoggia.it)

L’episodio che maggiormente ha lasciato il segno è senz’altro quello che precedette il confronto in C1, attualmente l’ultimo in questa categoria fra le due formazioni, giocato al Liberati il 13 gennaio 1991.  Protagonista il grande ex della sfida, il centravanti Walter Nicola Chiarella, in forza alla Ternana di Angelo Orazi ma l’anno prima proprio con i calabresi. Prima del match, Chiarella fu contattato da un anonimo (parlò di  di telefonate da parte di un tifoso della squadra calabrese) che gli propose di adoperarsi per alterare il risultato in favore del Catanzaro.

Chiarella, non convocato per la sfida, rifiutò la combine  ed informò il compagno di squadra Giulio Forte che informò la dirigenza, mentre Chiarella lo fece solo in un secondo tempo. L’ufficio indagini della Figc aprì una inchiesta che si concluse a fine stagione con la penalizzazione di tre punti dei calabresi, decretandone così la retrocessione in C2.  ma soprattutto con tre anni di squalifica per il centravanti per aver ritardato la denuncia.

ALTRI EPISODI Nella stagione 1969-70, dopo la partita col Catanzaro, persa per 1-0, Franco Liguori fu protagonista di un curioso ‘sequestro simbolico’. A quei tempi infatti, il calciatore rossoverde era iscritto all’Isef a Perugia, come matricola e qualche giorno dopo il match, gli studenti misero in scena un ‘sequestro’ di qualche ora del loro compagno più famoso, per sollecitare le istituzioni sui problemi degli Atenei.

Sempre in serie B, nella stagione 1975-76 la partita del Liberati, valevole per il campionato di serie B (1-0 gol di Zanolla a 5′ dalla fine), si giocò sotto gli occhi di due osservatori speciali presenti in tribuna. Uno era Silvio Piola, ex centravanti della Nazionale italiana e l’altro era un giovane destinato ad avere una lunga e discussa carriera come direttore sportivo e generale per la stessa squadra che in quell’anno lo mandò a Terni ad osservare i talenti in campo: Luciano Moggi.

Scontri caratterizzarono invece le sfide del 1977-78, con i tifosi delle due squadre che danneggiano alcune automobili parcheggiate e del 1984-85, primo match in serie C fra le due formazioni. In questa occasione il signor Ballo di Novi Ligure, direttore di gara, fu assediato negli spogliatoi per oltre un’ora e dovette lasciare lo stadio da una uscita secondaria.

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