La Federazione fa delle precisazioni dopo le ipotesi trapelate sulla riforma dei campionati, ma sposta la data del Consiglio per studiare meglio la cosa

Sulla riforma del calcio in Italia, il confronto è ancora aperto e le ipotesi che si stano valutando sono diverse. La precisazione arriva dalla Federcalcio, in riferimento anche alle ipotesi delle quali si parla per una possibile immediata riforma del calcio dopo l’emergenza coronavirus, compresa quella di una serie B a 40 squadre e di una serie C semiprofessionistica o dilettanistica, che a questo punto sembra prendere piede in maniera prepotente. Intanto, viene infatti rinviata la riunione del Consiglio federale, inizialmente prevista l’8 maggio, proprio per approfondire questa ipotesi, in base alla quale la Ternana rivedrebbe la serie B.

QUELLO CHE PREVEDE LO STATUTO. Proprio riguardo all’ipotesi di riforma del calcio e del numero delle società professionistiche, la Figc fa sapere che ancora nulla è deciso e che è in corso un confronto tra più idee. “Nel tavolo di confronto istituito dal presidente Gabriele Gravina con tutte le componenti federali lo scorso gennaio – si afferma – sono stati discussi diversi scenari, ma i lavori si sono interrotti a causa dell’emergenza da covid 19. Non appena possibile, è volontà della federazione riprendere a discutere alcune proposte di riforma nel rispetto delle norme statutarie“. Lo spostamento ad altra data della riunione del Consiglio federale, infine, è stata disposta per “la necessità di ulteriori approfondimenti” e anche per affrontare le tematiche sulla ripresa dell’attività sportiva e sui criteri per le iscrizioni della prossima stagione.