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Cognome errato, intrighi e blitz a sorpresa: storia del brasiliano che la Ternana trattò sei mesi e non prese mai

L’incredibile ‘affair’ della stagione 2003-04: le carte in mano ai rossoverdi non bastano. Il giocatore arriva in Italia, ma firma per un’altra squadra

Ve lo ricordate, Thiago Pimentel Gosling, con la maglia della Ternana? Se non ve lo ricordate è perchè il terzino brasiliano a Terni non è mai venuto. E’ stato il sogno proibito o per meglio dire, una delle trattative più assurde della storia del calciomercato rossoverde. Seguito in estate, cercato, trattato, bloccato dalla Ternana… e poi finito al Genoa, ma a gennaio ed in circostanze mai chiarite.

L’ERRORE . Succede tutto fra dicembre 2003 e gennaio 2004, ma in realtà la Ternana seguiva il terzino del Cruzeiro, nel giro della nazionale brasiliana, già dall’estate precedente. Il giocatore è il tassello che manca alla Ternana di Mario Beretta, costruita per vincere il campionato di serie B. Il ds rossoverde Stefano Capozucca lo aveva praticamente preso, ma l’operazione svanisce mentre il giocatore è in aeroporto e sta per salire su un aereo che lo avrebbe portato a Roma e poi a Terni

Mancava solo una formalità: il giocatore è extracomunitario e la casella rossoverde è già occupata da Jimenez. Poco male: Gosling ha origini lusitane per parte di madre e così il padre procuratore avvia le pratiche per l’acquisizione del passaporto portoghese. Ma, almeno stando a quanto raccontano le cronache ufficiali del tempo, la documentazione dell’anagrafe lusitana ha un vizio di forma: è stato trascritto male il cognome della madre. I documenti che Capozucca ha in mano per il tesseramento, quindi non valgono.

Il giocatore resta in Brasile ma la Ternana non molla l’affare e ci riprova a Dicembre. Il ds rossoverde cerca aiuti dai club amici, ottiene quello del Milan che attraverso Gaetano Paolillo, agente Fifa che aveva avuto un ruolo chiave nel trasferimento in rossonero di Kakà,  si offre di facilitare il percorso per il passaporto, ma la sorpresa è dietro l’angolo.

CAMBIO DI ROTTA. L’arrivo in Italia del giocatore, fresco di Scudetto in Brasile fa gola a molti e alla porta della Ternana bussano agenti e mediatori. A quella del Cruzeiro, invece, arrivano diverse offerte: il Brescia di Baggio, lo Stoccarda, l’Espanyol (che mette sul piatto una generosa offerta al giocatore) e il Genoa, che poi si scoprirà essere il vero concorrente della Ternana.

Il presidente della Ternana Agarini spedisce il team manager Paolo Fabbri in missione in Brasile per cercare di sbrogliare la matassa e tornare col contratto del giocatore, ma l’ex portiere trova solo un generico impegno scritto, firmato dal padre-procuratore del terzino, a scegliere la Ternana nel caso di una cessione in Italia. Contemporaneamente, il Genoa gioca al rialzo: tramite un emissario, offre a Thiago un contratto superiore, da 300.000 euro, più casa ed automobile, benefit che la Ternana, ad identica richiesta del giocatore, non è in grado di garantire. Forte dell’impegno scritto da parte del padre, la Ternana è sicura di avere in mano il giocatore ed aspetta solo il suo sbarco in Italia.

Thiago in Italia arriva il 2 gennaio 2004: in contemporanea, il Genoa ne annuncia l’acquisto, fra lo stupore della società rossoverde, che pochi giorni dopo annuncia Alberto Savino dal Lecce, strappato al Messina poco prima della partenza per la Sicilia. Thiago (oggi presidente dell’Inter di Minas Gerais) resta a Genoa fino a giugno 2005, disputando 26 partite complessive. Nella seconda stagione, lo raggiunge in Liguria Stefano Capozucca.

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3 anni fa

Quell’anno io passai dalla Ternana al Genoa e mi ritrovai questo Thiago…giocatore di pochissimo spessore,sia tecnico che umano

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3 anni fa

Chiedete a quel delinq.. di Capozzucca!

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3 anni fa

Ennesima inculata di una stagione perferta finita nella più grande delusione della storia…

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3 anni fa

Madonna Thiago, quando andò al Genoa lo odiai

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