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Ripartenza di calcio e Ternana, rilancio dello sport e stadio: l’assessore Proietti a tutto campo

Nostra intervista all’esponente della Giunta Latini: “Liberati e palazzetto, non è solo questione di burocrazia. Il calcio motore dell’economia. Lavoriamo per aiutare il settore ma il dissesto ci frena”

Si lavora alla fase-2 per la ripartenza dell’Italia e delle singole città ed inevitabilmente anche il discorso sullo sport, ed in particolare sul calcio rientra in questo ambito. Ne abbiamo parlato con  l’assessore comunale allo sport, Elena Proietti.

TERNANA. Il primo tema è ovviamente la Ternana, che se tutto sarà confermato, tornerà ad allenarsi dal 4 maggio per poi ripartire con le partite forse a fine mese o forse a giugno. Quello della ripartenza del calcio in un paese allo stremo è un tema molto discusso. L’assessore però ha una idea chiarissima in merito: “Penso che il calcio debba essere considerato una industria come le altre, del resto rappresenta il 3.5% del Pil, sul 4% totale dello sport, quindi non è soltanto una questione di pallone che rotola. Poi chiaramente è diverso per serie A, serie B e serie C, dove forse è più complicato riuscire a fare alcune cose e sicuramente per tutti è difficile fare tamponi a tutti, visto che non ci sono per i medici e capisco anche le preoccupazioni di alcuni club, come la Ternana. Però il calcio, con tutte le condizioni di sicurezza, deve in qualche modo ripartire

BUROCRAZIA E STADIO. In questo ambito, si inserisce anche la questione dello stadio e del palasport, tirata in ballo dal presidente emerito del Coni Carignani, che aveva chiesto uno snellimento delle pratiche burocratiche. L’assessore risponde: “Ho letto le parole dell’assessore Carignani e posso dire che non è solo una questione di burocrazia, è che proprio mancano i soldi, Rendiamoci conto che qui fra qualche mese la situazione sarà difficile per le famiglie che non riusciranno a fare la spesa. Comunque poi va detto che il Comune continua a lavorare, sullo stadio e sul palazzetto soprattutto.  Sul Liberati, come è noto, i tempi sono lunghi perchè lo stato non era stato nemmeno accatastato: è nostro interesse che lo sport ternano, il calcio per primo, riparta fortemente perchè può essere il volano della ripresa, ma non dimentichiamoci che dobbiamo fare i conti con la crisi”.

L'assessore allo sport del comune di Terni Elena ProiettiSPORT E DISSESTO. Alla ripartenza dello sport professionistico, si aggiunge la necessità di ricostruire quello di base: “Dovremo senz’altro ripartire dalle attività di base e dai settori giovanili, lo sport ha un valore aggregativo molto importante, prima ancora che economico: su questo bisognerà lavorare”, spiega l’assessore, che però mette sul piano un altro tema, quello di un post-pandemia che cambierà gli scenari delle necessità e di un Comune tuttora legato alle prerogative del dissesto:

“Lo sport sarà l’ultimo a ripartire, questo lo sappiamo e la situazione è difficilissima: so che alcune strutture d’eccellenza stanno rimodulando le quote di iscrizione per venire incontro alle famiglie, che sicuramente metteranno lo sport all’ultimo posto fra le voci di bilancio. Nei prossimi giorni avrò una riunione con il dirigente di settore e con l’assessore al bilancio Orlando Masselli per vedere cosa si può fare, ma la condizione di dissesto ci blocca molto. Faccio un esempio: se noi come Comune volessimo abbassare le quote di affitto degli impianti sportivi di nostra proprietà, non potremmo farlo. Sono state alzate all’aliquota massima dal Commissario prefettizio e purtroppo devono restare così per cinque anni”

PERDITE. Nel frattempo, lo sport ternano conta le perdite: “La pandemia sta creando un danno enorme alla città, per tutti gli eventi annullati o rinviati, penso per esempio alla Tirreno-Adriatico che ufficialmente è stata rinviata e non si sa se e quando verrà recuperata- conclude l’assessore – Facevamo un conto col presidente del Coni Tiberi: solo nei primi 15 giorni di lockdown, la città ha perso 1 milione di euro, senza contare la nazionale rumena di canottaggio che ha lasciato Terni un mese prima. Soldi persi per il Comune e per la città in generale, per esempio per tutto l’indotto, alberghi in primis”

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4 anni fa

E allora il PIDDDDDDDDI

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4 anni fa

Credo che sia il caso di fissare incontri con chi opera nel territorio Società Federazioni e Enti Locali se si vuol ripartire

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4 anni fa

Con la storia dei “governi” precedenti so secoli che si fa politica! Anche il palazzetto fa parte del calderone dei governi precedenti. Visto che nulla è cambiato e la società ternana calcio 1925 si è fatta carico delle spese per l’agibilità e dignità dello stato senza soldi del comune, mi viene una domanda: hanno almeno risanato i buchi precedenti? Il comune, nella sua immobilità, si è prodigato a sanare i conti o solo i conticorrenti di assessori e sindaco?

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