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Monetta sul filo dei ricordi: “La Ternana mi fa ancora battere il cuore”

Il centrocampista ha ricordato al microfono di Ivano Mari a TeleTerni la storica cavalcata che condusse la squadra di Delneri in serie C1 ed in particolare la partita decisiva

L’ex rossoverde Mirko Monetta è stato ospite in collegamento Skype di Ivano Mari a ‘Notte rossoverde’ su TeleTeni. L’ex centrocampista, insieme allo storico delle Fere Marco Barcarotti, ha ricordato i suoi trascorsi con la Ternana ed in particolare la storica partita di Fano del 15 maggio 1997, che valse la promozione in C1 alla squadra di Gigi Delneri

“E’ stato il più bel ricordo del mio passato calcistico, è stata una bella impresa, un campionato duro: avevamo giocato di giovedì a Fano, con un grande esodo dei nostri tifosi, negozi chiusi. Una giornata indimenticabile”, ricorda Monetta, che oggi vive e lavora ad Aosta, dove gestisce un bar e fa l’allenatore dilettante: “Eravamo tesi perchè dovevamo vincere per stare sicuri ed evitare il rientro del Livorno, venivamo da 7 vittorie di fila ma trovammo lo stadio colorato di rossoverde, ci diede una grande spinta”.

Una rincorsa che partì da una sconfitta 3-2 allo stadio Helvia Recina di Macerata: “Mi ricordo che a fine partita mister Delneri ci disse: vedrete che dopo questa sconfitta le vincerete tutte: così è stato” E ricorda: “Era un gruppo compatto, con tanti giocatori che spesso sono stati decisivi partendo dalla panchina. Noi avevamo fatto gruppo, andavano a cena insieme o mangiavamo tutti allo stadio, ci trovavamo bene fra noi e questo ci ha aiutato. I giocatori più forti? Caverzan e Borrello, facevano sempre la differenza. Il tecnico  Delneri era un vincente e questo ci veniva trasmesso. Riguardo ancora quelle immagini, le ho fatte vedere anche a mio figlio, ogni volta è una emozione

IL SALUTO. L’anno dopo, il passaggio al Verona con una sola partita, prima del ritorno a Terni: “Dopo la vittoria del campionato mi arrivò una occasione per andare in una grande squadra, qome quella di Cagni, in serie B: so che il ministro Filippo Micheli voleva restassi, ma anche Delneri disse che per me era una occasione. Purtroppo poi ho giocato poco, ma sono cresciuto perchè mi allenavo con gente come Corini, Vanoli, De Vitis, gente che ha fatto la serie A. Ma lì c’era poco spazio per i giovani“, ricorda, non senza rimpianti: “Feci l’errore di andar via l’anno che poi la squadra conquistò la B e per me è stato un grande rimpianto col senno di poi non l’avrei mai fatto. A Terni sono ancora legatissimo, è una città che merita la serie A e mi spiace non averla mai vista lì, ci sono state piazze molto più piccole, penso al Chievo”

LA STAGIONE DELLE FERE. Sul campionato attuale della Ternana, che Monetta segue sempre con attenzione, dice: “Ci sono molte squadre importanti, ma secondo me la Ternana, se si riprende, può ancora dire la sua e comunque ci sono i playoff da vincere. Chiaro che perdere l’occasione di andare in B direttamente fa male, ma la Ternana ha un presidente come Bandecchi che investe soldi e oggi è cosa rara, per questo la squadra va sostenuta”.

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4 anni fa

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