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Liberati decisivo nel 1992, ma senza la Ternana

L’anno in cui lo stadio di Terni ospitò un minitorneo di spareggio per la permanenza in C2. Ecco chi vi partecipò e come andò.

Partite decisive sul proprio terreno di gioco, ma senza che una sola delle contendenti fosse la Ternana. Lo stadio Libero Liberati, nel 1992, fu teatro, come campo neutro, di un verdetto che fece tirare un sospiro di sollievo a una squadra, ma ne fece piangere altre due. Un triangolare di spareggio tra le tre squadre quartultime classificate dei tre gironi dell’allora serie C2, chiamate con una formula particolare a giocarsi un’ulteriore possibilità (una sorta di formula antenata dei playout) per permettere a una sola di salvarsi e restare in serie C2. Ne uscì un minitorneo a tre squadre con gare giocate tutte allo stadio Liberati dal 28 giugno al 12 luglio del 1992, dopo che la Ternana aveva già terminato la sua stagione in serie C1 festeggiando la promozione in serie B grazie alla squadra allenata da Roberto Clagluna.

AFFARE FRA TRE. Il triangolare del Liberati, per la permanenza in C2, venne disputato dalle squadre quartultime classificate dei tre gironi della serie C2. Nel girone A accesse a questi spareggi il Valdagno, nel girone B il Teramo e nel girone C il Città di Cerveteri. Tra l’altro, quest’ultima squadra aveva dovuto in precedenza affrontare un altro spareggio, nel girone, perché arrivata a pari merito al quartultimo posto con la Juventus Stabia (allora, si chiamava ancora così). Spareggio giocato a Vasto e vinto dalle Vespe campane ai calci di rigore. Dunque, ceretani agli spareggi di Terni.

SEI PARTITE IN QUINDICI GIORNI. Il triangolare cominciò il 28 giugno 1992, per un girone a tre all’italiana (tipo quello, per intenderci, di Spagna’82 con Italia, Brasile e Argentina). La prima sfida fu tra Città di Cerveteri e Valdagno, finita 1-1. Poi, il primo luglio, fu la volta di Valdagno-Teramo finita con lo stesso risultato della gara precedente. Pareggio anche nella terza sfida, giocata il 5 luglio, tra Città di Cerveteri e Teramo (finì 0-0). Visto che in classifica erano tutte appaiate a 2 punti, si proseguì a eliminazione diretta, con un’altra formula, alquanto bizzarra: una partita secca tra due di queste tre, con retrocessione per la squadra sconfitta, mentre la squadra vinitrice avrebbe dovuto ancora giocarsi la salvezza contro la terza. Anche in questo caso, tutte le partite si sarebbero svolte al Liberati di Terni. Si procedette a un “tragico” sorteggio (Fantozziano, ma la situazione ci calzò a pennello) che portò Città di Cerveteri e Valdagno a giocare la prima gara. Si scese in campo l’8 luglio con i ceretani vittoriosi per 2-1 e con il Valdagno retrocesso. La squadra laziale affrontò poi il Teramo il 12 luglio, vincendo ancora per 2-1, festeggiando la salvezza e condannando anche i biancorossi abruzzesi a retrocedere nei dilettanti.

FERE PASSATE E FUTURE. A quegli sparegi del Liberati di Terni, presero parte due calciatori che in carriera hanno legato il loro nome anche a quello della Ternana. Per uno di loro si trattò di un ritorno in uno stadio che era stato il suo, per un altro fu invece un assaggio di quello che gli sarebbe successo da lì a tre stagioni, con l’approdo proprio alla Ternana. A festeggiare la salvezza nel Città di Cerveteri c’era infatti anche il difensore Lucio Caccialupi, ex rossoverde dei tempi di Claudio Tobia. Nel Teramo, invece, militava in attacco Antonio Iannetti, che giocò successivamente nella Ternana, nella stagione 1994-95.

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4 anni fa

Catanzaro-Verona. Verona in serie A gol di Zigoni

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4 anni fa

Cerveteri … Teramo e Valdagno …io andai insieme a un gruppetto della est a vedere Teramo Cerveteri con quelli de Cerveteri ovviamente

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4 anni fa

Catanzaro verona, quello si,un bello spareggio, ovviamente no nel 92

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4 anni fa

Cantavamo: “Teramano pecoraro, noi c’avemo Maiellaro!”. Eravamo appena stati promossi in B con Gelfusa. Non finì per niente bene. Loro si tennero le pecore, noi dovemmo dar via Maiellaro ?

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4 anni fa

C’era il Teramo

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