Parlando alla Gazzetta dello Sport, l’esponente grillino spiega come cambierà la gestione economica dopo l’emergenza. E tira una stoccata ai presidenti del calcio
La politica si muove a sostegno dello sport e fra questi ovviamente anche del calcio. Lo aveva chiesto a gran voce il presidente di Lega Pro Franscesco Ghirelli, la risposta arriva direttamente dal ministro dello sport, Vincenzo Spadafora.
Parlando a la Gazzetta dello Sport, l’esponente grillino spiega come cambierà la gestione economica dello sport quando l’emergenza sarà finita, per evitare il tracollo di molti club. “Stiamo scrivendo le norme che saranno approvate nel consiglio dei ministri di domani. Sospensione di ritenute, contributi fiscali, premi, che naturalmente aiuteranno anche il mondo del calcio. Stiamo provvedendo alla sospensione delle bollette e dei canoni per i concessionari degli impianti pubblici. Stesso discorso per i mutui, naturalmente una cosa sono quelli concessi dall’Istituto per il Credito Sportivo, un’altra quelli di altre banche, ma contiamo su un provvedimento che possa comprendere tutto il comparto“.
RICHIESTE. Parecchie questioni sul tavolo, quindi, molte legate anche a coloro che con lo sport lavorano percependo stipendi normali, come i collaboratori sportivi: “Stiamo lavorando per estendere la cassa integrazione e prevedere un contributo per gli autonomi, i collaboratori e le partite Iva, ma ancora dobbiamo verificare i numeri”.
Ed il grande mondo dilettantistico: “Mi preme molto il destino di queste società, sono quelle che vivono di pochi introiti e che devono fare i conti con i pagamenti degli affitti e con tante piccole spese che si riflettono su bilanci già in sofferenza. Intanto cominceremo a utilizzare ciò che già abbiamo. C’è un fondo specifico di 10 milioni per le società sportive dilettantistiche e di 15 per la promozione sportiva. In più potremo mettere a disposizione una parte dei fondi dell’impiantistica che arrivano quest’anno a 200 milioni. Ma c’è necessità di avere un quadro complessivo“.
LETTERA ALLE ISTITUZIONI. Spadafora parla di raccordo con Malagò, presidente del Coni e Luca Pancalli, numero uno dei paralimpici: “Vorrei chiedere loro di convocare una giunta straordinaria entro i prossimi giorni in modo che io possa ricevere un rapporto ufficiale sulle necessità più impellenti. Perché qui bisogna cominciare a programmare il dopo nel momento in cui ripartiremo: nessuno deve chiudere. Coni, Cip e Federazioni possono compiere questo primo censimento per permetterci di lavorare da subito“.
SOLO IL DENARO. Non manca una stoccata ai club, quelli che di fatto hanno consentito la disputa dell’ultima giornata di campionato – compresa quindi anche Avellino-Ternana: “Ci troviamo di fronte a un’emergenza straordinaria e per questo sono rimasto perplesso di fronte alle recenti polemiche. Come Governo abbiamo agito e ci prendiamo le nostre responsabilità. Ad ogni modo, ora è tutto più chiaro: alle società interessava solo il denaro. Ho ricevuto tantissimi messaggi dai presidenti, i quali mi hanno insultato affinché facessi giocare le partite, prima che alla fine dichiarassero la volontà di sospendere il campionato. Chiedo flessibilità a tutti i protagonisti, perché ripeto che la linea seguita ha avuto esclusivamente motivi economici.”.
