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Il fresco ex Fere, il figlio d’arte e il primo malgascio: ecco la multinazionale Bisceglie

Reintegrata in estate in serie C, la formazione pugliese annovera ben dieci calciatori stranieri. Qualcuno già noto al pubblico rossoverde

Tanti giovani, qualche nome noto, ma anche qualche primizia. Il Bisceglie, riammesso in corsa in serie C quest’estate dopo la vicenda del campo di gioco e preso tre settimane fa da Sandro Pochesci dopo la non fortunata esperienza con Rodolfo Vanoli, è una vera e propria multinazionale del calcio di provincia. Alcune cose saltano all’occhio più di altre.

FRESCO EX La Ternana ritroverà uno dei giocatori della scorsa stagione, poco valorizzato: si tratta del nazionale Under 21 bulgaro Petko Hristov. Tornato alla Fiorentina, il difensore è arrivato in maglia nerazzurra quest’estate e sin qui ha messo insieme 5 gettoni, poco meno della metà di quelli giocati nell’intero campionato  scorso con i rossoverdi (13 complessivi, con 1 gol). Chissà che non sia chiamato dal tecnico ad illustrare ai compagni le caratteristiche degli uomini più pericolosi in maglia rossoverde, in vista della sfida.

Sandro Pochesci, tecnico del Bisceglie

IL FIGLIO D’ARTE. Poi c’è un cognome che a chi segue il calcio internazionale dice molto: Wilmots. Il nome di battesimo è Reno ed il padre famoso si chiama Marc, già centravanti dello Schalke 04 e colonna del calcio belga, attuale commissario tecnico dell’Iran dopo aver allenato anche il Belgio. Centrocampista, classe 1997, a Bisceglie è arrivato  a titolo definitivo dopo sei mesi ad Avellino e una stagione al Carpi, con 8 partite complessive giocate. Per lui si tratta della stagione del rilancio.

LA PRIMIZIA. Al Bisceglie spetta poi il record di aver iscritto agli annali del calcio italiano il primo atleta proveniente dal Madagascar. Centrocampista o difensore, Albert Tokinirina Rafetraniaina, ha il doppio passaporto (francese e malgascio) e dopo aver fatto tutta la trafila nelle giovanili transalpine ha scelto di vestire la maglia della nazionale dell’isola africana. Cresciuto calcisticamente in Francia, ha vestito maglie storiche come quelle del Nizza (la squadra riserve) e del Red Star Parigi, uno dei club più vecchi d’Europa (fondato nel 1897), oggi scivolato in terza divisione.

MULTIETINICO. Ma non è finita. A Bisceglie la Ternana ritroverà una vecchia ‘bestia nera’: Osariemen ‘Giulio’ Ebagua, più volte a segno contro i rossoverdi, nigeriano nato nel Benin, che i pugliesi hanno ripescato dall’esilio dorato negli Emirati Arabi. Ma l’ex rossoverde Pochesci ha il suo bel da fare nel districarsi con le lingue, visto che della rosa fanno parte anche un francese, il centrale di origini senegalesi Mady Abonckelet, pescato in serie D al Gravina; uno sloveno (il centrocampista Urban Zibert, ex Reggina, Akragas, Bassano e Monopoli), due uruguayani (il difensore Santiago Carrera, pescato nella Seconda Divisione e il centrocampista Mauro Estol), uno spagnolo (l’attaccante Álvaro Montero Fernández, ex Marbella), oltre al senegalese Layousse Diallo, difensore cresciuto calcisticamente in Italia e a due calciatori italiani ‘di seconda generazione’, il difensore 2001 Karim Baghdadi (di famiglia egiziana) e il terzo portiere, l’italo-senegalese Alessandro Ndiaye.

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