La Figc ufficializza la riammissione dei nerazzurri, ma esclude i giallazzurri, che non ci stanno e scrivono persino al Vaticano.

Il girone della Ternana, quello con la lettera C, è di nuovo a 20 squadre. La ventesima, come comunicato ufficialmente della Federcacio, è il Bisceglie, riamesso dopo aver vinto il ricorso. Ma a poche ore dalla compilazione dei calendari, i veleni salgono alti. L’Audace Cerignola, che aveva vinto il ricorso al Collegio di garanzia dello sport proprio come il Biscglie, non risulta ripescata e resta in serie D.

FINO AL “CUPOLONE”. La decisione suscita la rabbia dei dirigenti dell’Audace Cerignola. Già in mattinata, quando non avevano ricevuto l’invito della Lega pro alla compilazione dei calendari (ore 18,30 nella sede del Coni), i dirigenti della società puglise si erano fatti sentire. Il patron Michele Grieco, insieme al figlio Nicola, ha tenuto una confernza stampa molto polemica. Tra l’altro, oltre ai rappresentanti delle autorità calcistiche e sportivi, tra i destinatari di una lettera inviata dalla società gialloazzurra figura persino la Santa Sede in Vaticano, nella persona di don Nunzio Galantino, presidente dell’organismo di gestione economica e già segretario generale della Cei, nonchè cerignolese doc.

C’E’ LA SENTENZA. l’Audace Cerignola chiede che si dia seguito alle sentenze del Collegio di garanzia. “O si ammettono in serie C sia il Bisceglie che il Cerignola – dicono in sostanza i Greco – o nessuna delle due“. Si ribatte dicendo che il Cerignola ha il campo perfettamente a norma ed è pronta a certificarlo. Per questo, chiede che la squadra sia inserita in serie C: “Quel sessantesimo posto – dicono – spetta a noi. La Lega, ora, ci deve delle spiegazioni“. Dunque, si profila una nuova estate rovente, visto che l’Audace Cerignola non sembra affatto rassegnata e sembra pronta a presentare nuovi ricorsi.