Il Rimini festeggia la salvezza ai danni della formazione veneta, nelle cui fila militano gli ex rossoverdi Nolè e Danti
Arpionati i playout, il finale degno di un sogno già bello così, sarebbe stato quello della salvezza. Ma è arrivato un brusco risveglio, per la Virtus Vecomp Verona, che si ritrova battuta 2-0 dal Rimini nella sfida playout di ritorno del girone B della serie C – quello dove ha militato anche la Ternana – e torna in serie D. Salvi i romagnoli.
LA FAVOLA FINITA. La Virtus Vecomp era salita in serie C per la prima volta un anno fa. Una bella favola, centrata dai ragazzi del presidente e allenatore Luigi Fresco (nella foto), uno che paga i premi ai suoi calciatori sotto forma di vacanze finanziate e che fa della sua squadra di calcio anche un esempio di integrazione per i calciatori extracomunitari. La squadra veronese, dopo aver toccato la serie C e sognato una salvezza da arpionare in extremis, si ritrova a dover tornare nei dilettanti. A condannarla, due reti dei riminesi Buonaventura e Alimi, per il 2-0 finale che pareggia lo stesso risultato colto in andata dalla Virtus. Ma siccome il Rimini è meglio classifciato, allora si salva. Nulla da fare, dunque, per la formazione rossoblu che quest’anno ha visto scendere in campo con quella maglia anche gli ex rossoverdi Domenico Danti e Anglo Raffael Nolè.