Dal sito del nostro gruppo calciorosanero.it, la conclusione della vicenda relativa al Palermo. E torna in mente tutta la battaglia di questa estate…

“Il Consiglio direttivo della Lega Serie B ha deliberato all’ unanimità di renderla immediatamente esecutiva e di procedere con le partite dei playoff con le date programmate lo scorso 29 aprile. Le quattro squadre retrocesse in C sono dunque Foggia, Padova, Carpi (come determinato dal campo), e Palermo (come deciso dalla giustizia sportiva)”. 

Poche righe del  presidente della Lega B Mauro Balata che annunciano lo stop ai playout, subito dopo la sentenza del Tfn che ha condannato in primo grado il Palermo alla retrocessione in serie C per le irregolarità amministrative delle ultime tre stagioni. Finisce malissimo quindi la stagione degli ex rossoverdi Brignoli, Falletti e Rispoli. La Lega B ha deciso di rendere subito esecutiva la sentenza, senza nemmeno aspettare il secondo grado. Perugia quindi ai playoff come ottava.

LA VICENDA. Secondo quanto ben raccontato dai colleghi di Calciorosanero, portale del nostro gruppo dedicato ai palermitani, la società, da poco passata di mano, paga tre anni di irregolarità della gestione Zamparini. In sostanza, attraverso attività amministrative illecite (“artifici contabili” vengono definiti), il club avrebbe mascherato la reale situazione economica del club, consentendo fra l’altro nella scorsa stagione, l’iscrizione al campionato quando invece non ne avrebbe avuto diritto. Inadempienze per quasi 50 milioni di euro.

AMAREZZA. Davanti a tutto questo, viene un sorriso amaro ripensando alla battaglia portata avanti da Balata, dal presidente del Perugia Santopadre e da tanti altri per impedire il ripescaggio della Ternana e delle altre formazioni. Parlavano di ‘trasparenza’ e della necessità di avere una serie B economicamente più sostenibile, bollando come inaffidabili le società di C e poi si sono trovati a fare i conti con una grana come quella del Palermo.