Il presidente e patron interviene a ‘Fere di sera’: “Ora però prendiamoci i tre punti, senza quelli non tornerò dal sindaco. Il Tar? Ci diano ragione o non c’è più giustizia”

Dopo l’intervento di ieri a Tef Channel, il presidente della Ternana Stefano Bandecchi interviene a Fere di Sera, su Tele Galileo,

Si parte parlando del discorso relativo alla mancata cessione e la domanda è se per caso il ripensamento non fosse dovuto alle difficoltà di vendere la squadra adesso: “Non c’era nessun problema – commenta Bandecchi – perchè come avevo detto, avrei onorato tutti gli impegni e quindi i 4 milioni da qui a giugno ce li avrei messi. Fuori c’era la fila di gente, pronta a prendere a queste condizioni la società, perchè Bandecchi pagava. La decisione è figlia del fatto che adesso il calcio mi è entrato nelle ossa, ho fatto miei alcuni risultati negativi e quando l’ho messa in vendita ho capito che in realtà la volevo io, mi sono appassionato. E’ stata una delle decisioni più illogiche della mia vita, ho ragionato col cuore, cosa che non faccio mai”.

COLLABORATORI. Non ci saranno, a quanto pare altre figure in società, in particolare il direttore generale: “Sono abituato a gestire i miei affari in prima persona. Alla Ternana, ho collaboratori molto validi, ma io so fare il mio lavoro e se lo sapessero fare come me, dovrebbero guadagnare quanto me, altrimenti non si capisce perchè dovrebbero regalare il loro lavoro”

E sulla partita: “Ieri ero il primo tifoso di Gallo, lo stimolatore, la partita l’abbiamo fatta insieme, per la prima volta ho partecipato alla partita“. Ma dice: “Ma se al squadra è questa, se gioca bene come ha fatto ieri contro la prima in classifica, allora non si  può permettere di fare partite come quella con l’Imolese e ora si deve togliere da questo impiccio, non possiamo rischiare la serie D”. Anche per questo: “Non sono tornato dal sindaco dopo il ripensamento, aspetto di tornarci con tre punti in tasca, ora mi vergogno”.

STADIO. Questione stadio. Bandecchi risponde: “Non abbiamo mai fatto una offerta ufficiale, stiamo facendo una valutazione, non so come siano venuti fuori questi numeri, forse l’assessore Melasecche è stato male informato. Non ci siamo mai parlati, non l’ho mai conosciuto: se avrò l’occasione gli dirò che sono disponibile ad acquistare lo stadio, ma la prossima offerta sarà dopo una valutazione scritta da parte del Comune sullo stadio, sono loro che devono fare la cifra“. E sottolinea: “Lo stadio è dei ternani, ma cosi com’è è un rudere destinato a precipitare, perchè non tutti vogliono metterci i soldi che sono disposto a metterci io. In campo siamo andati male, ma sullo stadio abbiamo fatto tanti lavori, ci siamo comportati bene”.

UDIENZA TAR. E sull’udienza al Tar di domani: “Ci devono dare soddisfazione, la B è un campionato falsato e noi abbiamo una sentenza positiva, spero che i giudici di questa precedente valutazione ne tengano conto e ci riconoscano anche 100 euro di risarcimento. Speriamo che tutto non diventi un’altra comica: se ci diranno che abbiamo torto, vuol dire che in Italia non esiste più nemmeno la giustizia”.