Intervista al tecnico della formazione giovanile, che si prepara per il grande appuntamento: “Dobbiamo lavorare per tenerci i giovani migliori”

Tutto pronto in casa rossoverde. Manca poco alla partenza della Ternana per il Torneo di Viareggio (dall’11 Marzo): 13 anni dopo l’ultima volta, la formazione rossoverde – allora la Primavera, oggi la Berretti – sarà impegnata nel massimo torneo internazionale giovanile.

Con Ferruccio Mariani, tecnico delle Ferette, facciamo il punto: “Non ho mai giocato il torneo nemmeno da calciatore, quindi sarà la prima volta anche per me – dice il tecnico romano – però devo dire che siamo pronti, la squadra è pronta: è una grandissima occasione e dobbiamo sfruttarla al meglio”

AVVERSARIE SUPER. E’ cambiata una squadra, visto che l’America di Cali, rimpiazzata dal Viareggio, che ritroverà da ex, ma le altre due avversarie del girone sono di grande livello: “Il Bologna è in testa al campionato Primavera B – dice Mariani – mentre il Bruges ha fatto la Youth League battendo l’Atletico Madrid: per i ragazzi sarà un grande stimolo poter giocare contro avversari e formazioni di questo prestigio internazionale. Sarà una esperienza tutta da vivere, comunque vada e in ogni caso non partiamo battuti, proveremo a giocarcela”.

PREMIO AL LAVORO.  La Viareggio Cup arriva nella stagione della rinascita del settore giovanile, con la Berretti prima in classifica: “Stiamo facendo un grande lavoro – dice Mariani – e la classifica positiva per noi è il frutto che raccogliamo: al Viareggio troveremo tantissimi osservatori internazionali, sarà una vetrina per questi ragazzi, ma io dico una cosa: dobbiamo lavorare per tenerci i migliori”.

Poi va più a fondo: “Ne parlo spesso con Bandecchi di questo: ha fatto bene ad investire sul settore giovanile, questo oggi devono fare le società, perchè soltanto se hai un grande vivaio puoi avere futuro – dice Mariani – penso a realtà come l’Atalanta, che hanno costruito tanto su di questo. Perciò dico che dobbiamo provare a tenerci i migliori, per lanciarli poi in prima squadra. Logico, ovviamente, che se arrivano offerte che possono far fare il salto anche al ragazzo, vanno valutate. Però da qui possiamo costruire la Ternana del futuro”