La società del presidente-allenatore Luigi Fresco, prossimo avversario delle Fere, esprime il proprio disappunto verso la categoria arbitrale sui social

Nell’era dei social e della comunicazione 4.0, finisce che tramite i canali di diffusione di massa vengano espresse anche le lamentele verso la classe arbitrale. Lo ha fatto la Virtus Vecomp Verona, prossima avversaria della Ternana, in modo alquanto singolare. La società veneta, sul proprio profilo ufficiale Facebook, ha postato una nota di protesta verso le direzioni dei fischietti, con un titolo provocatorio, quanto significativo: “Vi siamo antipatici?“.

RABBIA SOCIAL– Ai rossoblù non sono andate giù le decisioni arbitrali della gara persa in modo rocambolesco ieri in casa contro la Triestina per 4-3. Ai giuliani è stato concesso un rigore molto contestato dai veneti al 96′, trasformato poi da Pablo Granoche. “Siamo indifendibili e per questo non in cerca di alibi – recita il post – Abbiamo perso 16 partite, 10 delle quali nei minuti finali, subendo tanti, troppi gol. Colpa nostra. Però c’è una domanda che ci frulla nella testa e che viaggia parallela alle valutazioni ad ampio raggio fatte quotidianamente per cercare una soluzione a quello che si presenta a tutti gli effetti come uno psicodramma: “ma gli arbitri ce l’hanno con noi?”.

ERRORI RIPETUTI– La Virtus Verona cita altri episodi in cui la compagine di Luigi Fresco (nella foto) sarebbe stata penalizzata dai direttori di gara: “Il rigore di ieri, a tempo scaduto, era inesistente e fa il paio con quello di Bolzano, assegnato sette giorni fa, sempre nel finale e per fortuna parato da Chironi. Siamo andati a ritroso per rivederci quello assegnato alla Giana, quello di Vicenza in apertura di ripresa sull’1-2 per noi, quello (anzi quelli) di Bergamo (netto ok, ma la partita era già finita!) per non parlare poi di quanto accaduto al Gavagnin contro la Samb”.

BERSAGLIO FACILE– Il sospetto a Verona è che il limitato blasone del club possa aver condizionato le scelte di alcuni arbitri: “Episodi. Decisioni prese a nostro avviso con estrema leggerezza, giuste o sbagliate che fossero. Forse perché “tanto é la Virtus Verona“?… Ci sono le nostre colpe. Tantissime e mortificanti, però il punto di domanda resta”