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Stadio, l’idea del Comune: nuovo impianto. Presto tavolo per il Liberati

Ternana veduta stadio Liberati curva San Martino
Ternana veduta stadio Liberati curva San Martino

Come spiega TerniToday, la vendita dell’ìmpianto non sarebbe ritenuta la strada migliore. L’idea è un impianto nuovo a Maratta, dove sorgerebbe anche il palasport. Tutti i dettagli

Nuovo capitolo della questione stadio. La vicenda è stata oggetto del question time in Consiglio Comunale nella giornata di ieri e stamattina ne riferisce TerniToday.  Da una parte c’è la volontà della  Ternana, espressa con una manifestazione di interesse, di acquistare il Liberati, mentre dall’altra rimane il vero e proprio nodo sul futuro dell’impianto. Perchè secondo quanto emerso dal question time, problemi di viabilità nella zona del Foro Boario si sommerebbero alla situazione ingarbugliata dello stadio attuale, per cui l’assessore al bilancio Fabrizio Dominici ha lanciato l’idea di realizzare un impianto nuovo a 20.000 posti in zona Maratta, nella zona della ex Polveriera, dove il Comune vorrebbe provare a realizzare anche il Palasport, con un progetto ovviamente diverso da quello avviato, per il quale l’ente ha confermato nei giorni scorsi di non disporre dei 3,3 milioni per il confinanziamento a causa del dissesto.

Non credo che la vendita del Liberati – ha spiegato Dominici –  sia la strada da percorrere anche perché oggi conviene costruire un nuovo impianto, fuori dal centro e meglio servito da strade e parcheggi, piuttosto che demolirlo e rifarlo dov’è adesso”. L’assessore ha preso contatti col Credito Sportivo (il progetto è da 10 milioni di euro) e la prossima settimana è attesa la  relazione dell’istituto.

Ma lo stadio, resterebbe comunale: l’idea è quella di  realizzare stadio attraverso un fondo di investimento controllato dal Mef che poi affiderebbe in concessione l’impianto per 20-30 anni. Anche perchè fra l’altro, la situazione di dissesto dovrebbe portare gli eventuali incassi di una vendita nelle casse dell’Organismo straordinario di liquidazione.

L’assessore al bilancio Fabrizio Dominici

NIENTE ACCATASTAMENTO. La questione della vendita, come noto è complessa. Il presidente della Ternana Ranucci è ormai da diversi giorni in ‘pressing’ sull’amministrazione comunale per avere una manifestazione di interesse ma diversi aspetti stanno intralciando il percorso. Come raccontato giorni fa infatti, il bene non è per ora vendibile   in quanto l’impianto è destinato al conseguimento di un determinato fine pubblico e per cambiarne il fine occorre una variabile urbanistica.

Non solo. Durante il question time, una interrogazione della Lega illustrata dalla consigliera Doriana Musacchi ha fatto emergere come lo stadio figuri fra i beni comunali al momento non accatastati. Fra questi anche  il Centro remiero di Piediluco, il palazzetto dello sport di via Di Vittorio, il ciclodromo Perona e, appunto, lo stadio Liberati. “Il problema – ha spiegato l’assessore – è che gli uffici del Patrimonio sono stati spolpati e non c’è più personale dedicato agli accatastamenti perché è stato trasferito al recupero della Tari dal 2017. In questo momento il Comune di Terni non ha alcun soggetto deputato ad effettuare gli aggiornamenti e tantomeno gli accatastamenti ma, visto e considerato che non lo è nemmeno lo stadio Liberati, cercheremo di recuperare questo gap che purtroppo deriva da 40 anni di malagestione” .

TAVOLO SUL LIBERATI. Dominici ha confermato che l’accatastamento si farà, anche se il progetto come detto è diverso da quello della vendita.  Dal canto suo, durante lo scambio di auguri natalizi prima della gara contro la Fermana, il sindaco Latini ha annunciato l’apertura a breve di un tavolo sulla questione stadio, per capire qual risposta dare alla Ternana. Che nel frattempo, da quanto emerge avrebbe aumentato la sua offerta da 450.000 euro a 4,5 milioni su una base del valore stimato di circa 11.

Se il progetto del nuovo stadio dovrebbe prendere forma il Liberati non sarà demolito. Come spiega sempre TerniToday, Dominici ha rilanciato un vecchio progetto: “Un grande camposcuola, visto le condizioni di quello attuale, con le tribune che ristrutturate e chiuse potrebbero ospitare le scuole della città da concentrare tutte in quello spazio”.

 

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[…] massima collaborazione“. Chiaro che resterà da capire a questo punto cosa ne sarà della proposta della società di acquisto dello stadio, come scritto in precedenza, per ora frenata da alc…  L’assessore ha anche ribadito la vicinanza alle altre due realtà rossoverdi calcistiche, […]

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