
Cesare Di Cintio, legale della Pro Vercelli, fa le cifre, intrepellato da Tuttosport. Quantifica i danni attraverso un calcolo.
Il mancato ripescaggio, qualora le riccorrenti dovessero alla fine avere ragione, potrebbe comportare la richiesta di un risarcimento economico ingente. Milioni di di euro. Ne è convinto Cesare Di Cintio, avvocato della Pro Vercelli, che ha curato legalmente gli interessi della società piemontese coinvolta insieme alla Ternana nella lunga estate di ricorsi e controricorsi per il blocco della serie B a 19 squadre e per chiedere il ripescaggio in cadetteria. L’utimo atto è stato il 15 novembre al Consiglio di Stato, con la decisione di improcedibilità nei confronti delle istanze delle ricorrenti in quanto venuto meno l’interesse e, di conseguenza, nei confronti dell’istanza della Lega di serie B che chiedeva allo stesso Consiglio di Stato di impugnare il decreto del Tar del Lazio con il quale si consideravano legittimi gli interessi delle ricorrenti. Di Cintio ha parlato sulle colonne cartacee del quotidiano sportivo Tuttosport.
RISARCIMENTI PER 5 O 6 MILIONI. A domanda precisa su quale possa essere l’ammontare teorico dei risarcimenti, il legale bergamasco risponde: “Credo che per i club che avevano diritto al ripescaggio potrebbe essere possibile parlare di una somma di 5-6 milioni di euro“. Spiega anche come si può quantificare quel valore, attraverso un calcolo preciso: “Bisogna prendere in considrazione la differenza tra diritti tv, mutualità e botteghino in serie B e in Lega Pro. Senza trascurare altri aspetti. Ad esempio il fatto che un giocatore di serie B abbia una valutazione di mercato più elevata rispetto ad uno di C. Quindi, i club potrebbero legittimamente sostenere di avere perso possibili plusvalenze nella sessione estiva. Tutto, comunque verrà deciso dal giudice amministrativo, senza passaggi davanti al giudice civile“.
RISCHIO DI MANNAIA SUL CONI. Già, ma chi paga, eventaulmente, questi risarcimenti? A Di Contio viene formulata anche quest domanda. Risponde che i soggetti destinatari dell richieste possono essere Figc, Lega di serie B e Coni. “Ma sicome questa gestione della Federcalcio non ha avuto alcun ruolo nella vicenda – dice il legale – in teoria ci si potrebbe rivolgere al Coni, che in quel momento era responsabile del commissariamento federale“.
