
Il presidente della Figc è pronto a riportare il format della serie B a 22, ma dovrà farlo il Consiglio federale, unico competente per statuto. E fissa la data di riunione.
La Lega di serie B di Maurto Balata che, da una parte, non blocca il campionato e ricorre al Consiglio di Stato. Dall’altra parte, la Figc con il neopresidente Gabriele Gravina, che risponde per le rime e fa sapere di essere pronto a decidere. Ma dice anche che dovrà coinvolgere il Consiglio federale, unico organo competente, statuto alla mano, a prendere questi provvedimenti. E fissa a martedì mattina, 30 ottobre, alle ore 11, la riunione del consiglio stesso.
BOTTA E RISPOSTA. Dunque, si saprà tutto il 30. E’ trascorsa una giornata abbastanza tesa, viste anche le dichiarazioni rilasciate qua e là dai due “contendenti”. Prima il presidente della Lega di B, Balata, che ha ricordato come ci siano 19 società che hanno dei diritti e che, a suo dire, sarebbe ora di “farla finita con la politica“ e giocare a calcio per tutelare “milioni di tifosi e tanti giovani“. Con un appello, alla Figc: “Ci tuteli!“. La replica di Gravina, però, non si fa attendere. C’è anche una dichiarazione rilasciata al portale Tuttomercatoweb.com e riportata anche da altri siti: “Chi pensa di riportare in capo a questa governance la responsabilità dell’attuale situazione sul format del campionato di Serie B, la cui gravità è sotto gli occhi di tutti, così come ben evidenziato dalle ordinanze del Tar del Lazio, ha sbagliato indirizzo. A tal proposito, ho deciso di convocare tempestivamente per martedì 30 ottobre alle ore 11, il Consiglio Federale , unico organo statutariamente competente per decidere”.
