
I laziali continuano a disertare il campionato di Serie C. Per protesta la società del presidente Camilli non scenderà in campo nemmeno contro il Monopoli
Nell’anno del caos giudiziaro per i ripescaggi in Serie B e le numerose partite rinviate, c’è anche un caso particolare che riguarda la Viterbese Castrense. La squadra laziale, inserita nel Girone C della terza serie, si è opposta alla decisione della Lega Pro in sede di compilazione dei raggruppamenti e finora si è rifiutata di giocare. La motivazione? Trasferte troppo lunghe ed economicamente dispendiose nel girone del Sud.
FILONE ENTELLA. La società del Presidente Piero Camilli, che sta disertando il campo fin dalla prima giornata, sta attendendo la decisione definitiva sul caso Virtus Entella. In caso di ripescaggio nella serie cadetta, i liguri lascerebbero un posto nel Girone A, logisticamente più gradito alla Viterbese.
NON SI GIOCA. Così, il rinvio della sentenza del Tar del Lazio che doveva decidere sulla riammissione o meno dell’ Entella in Serie B, fa slittare ulteriormente l’esordio dei gialloblù. “Aspettiamo – tuona Camilli sul Messaggero – abbiamo fatto 30, adesso facciamo 31. Sabato prossimo non giochiamo, poi vedremo“. Niente match contro il Monopoli al “Rocchi” sabato, così come, a questo punto, è a serio rischio anche la gara infrasettimanele del 16 ottobre. La Viterbese ospiterà la Ternana il prossimo 31 ottobre in Coppa Italia di Serie C e i rossoverdi potrebbero trovare una squadra ancora a secco di partite ufficiali.
