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Quando Ternana e Salernitana trovarono lo stadio chiuso coi lucchetti

Nel 2006, Comune e società non si accordavano sull’utilizzo del Liberati. Le due squadre si ritrovarono fuori dai cancelli serrati. Appello dell’arbitro sui pullman e gara non disputata.

Cari bambini alla lettura, questa che vi raccontiamo non è una favola, non è una storia inventata. Per quanto surreale e buffa, è una storia vera. Avvenne nel 2006, alla quarta di campionato. Ternana e Salernitana dovevano affrontarsi al Liberati, ma non si giocò perché il Comune non aprì lo stadio Liberati, costringendo le squadre a rinunciare alla sfida.

SOCIETA’ E CITTA’ AI FERRI CORTI. Siamo nella stagione 2006-2007. La Ternana, ai primi anni della gestione Longarini e anche ai primi conflitti tra la proprietà stessa e la città, è appena retrocessa dalla serie B. Si ritrova ad affrontare il campionato di serie C1, che da quell’anno prende la denominazione di Prima divisione di Lega Pro. Le frizioni e i veleni tra società e città, portano a fratture forti, non solo con la tifoseria ma anche con l’amministrazione comunale. Quando c’è da firmare la convenzione con la Ternana stessa per l’utilizzo dello stadio Liberati per le partite ufficiali casalinghe, l’accordo non arriva. Società e istituzioni vivono quasi un mese di balletti fatti di incontri tra prefettura e Comune finiti con un buco nell’acqua. A Terni, a rappresentare la proprietà, viene Stefano Dominicis, a quei tempi investito da Edoardo Lngarini alla carica di presidente della società. E’ lui, a tenere i contatti con il prefetto e con il sindaco. Ma non trova un accordo. Si ricorda, in particolare, una lunga riunione a palazzo Spada alla presenza della commissione consiliare competente – presente l’allora sindaco, Paolo Raffaelli – terminata quasi in nottata e con il presidente Dominicis andato via stizzito.

LO STADIO NON C’E’. Risultato, la domenica si deve giocare a Terni e non c’è la convenzione. Il Comune, di dare lo stadio alla Ternana, non ne vuole proprio sapere. Lamenta alla proprietà Longarini la poca chiarezza sui programmi futuri della società stessa, subordinando proprio questa chiarezza all’utilizzo dello stadio. Siamo già alla quarta di campionato. La squadra ha affrontato due trasferte (vittoria a Giulianova e pareggio a San Marino) e una gara interna persa con l’Ancona che è stata costretta a dover giocare trovando “asilo politico” addirittura a Pistoia.

TUTTI DAVANTI AL CANCELLO E L’APPELLO SUL PULLMAN. E’ il 24 settembre 2006. E’ domenica. Al Liberati, si deve giocare Ternana-Salerinitana, per la quarta di campionato. Le due squadre si presentano entrambe, pur essendo a conoscenza della situazione. Arrivano coi pullman davanti ai cancelli del Liberati, ma è tutto chiuso. Lo stadio è serrato coi lucchetti. Giocatori e tecnici (il mister della Ternana è Giancarlo Favarin) scendono dai pullman in attesa di capire cosa fare. Arriva anche l’arbitro, Emiliano Gallione di Alessandria, che quattro anni dopo dirigerà pure una partita in serie A. E’ lo stesso direttore di gara ad attendere le ore 15, per poi procedere all’appello. Gallione sale sui pullman delle due squadre e fa l’appello tra i sedili dei mezzi. Siamo al limite dell’assurdo.

SCONFITTA A TAVOLINO, POI RIMANGIATA. Constatando la presenza delle due squadre e la non accessibilità all’impianto di gioco, l’arbitro Gallione deve refertare il non svolgimento della gara dopo aver atteso i 45 minuti contemplati dal regolamento. Il tutto, sotto gli occhi di alcune centinaia di tifosi che intonano cori di contestazione nei confronti della proprietà societaria. Quella strana domenica (non) calcistica, si chiude lì. Due giorni dopo, il giudice sportivo sancirà la sconfitta a tavolino per la Ternana (0-3), provvedimento che in seguito verrà a sorpresa revocato, permettendo alla Lega di far rigiocare (o meglio, giocare) quella sfida.

RECUPERO A PRIMAVERA INOLTRATA. Ternana e Salernitana, dopo quella domenica surreale, si ritrovano dopo più di sei mesi, addirittura il 28 marzo 2007, per recuperare, sempre al Liberati questa volta aperto (nei giorni successivi a quella partita non giocata era infatti arrivato un accordo tra le parti per l’utilizzo del Liberati giusto in tempo per la gara con la Cavese in programma solo sette giorni dopo), la partita non disputata nel settembre precedente. Si gioca a metà settimana, di mercoledì. La Salernitana non gradisce la recente decisione di revocare la sconfitta a tavolino inflitta alla Ternana e di far rigiocare la partita, minacciando pure di venire a Terni con la Berretti. La gara, però, viene desputata regolarmente con entrambe le prime squadre in campo. Vince 2-0 la Ternana, con alla guida tecnica Raimondo Marino, con Romano Tozzi Borsoi autore della doppietta che regala il successo alle Fere.

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