Il club rischia una penalizzazione a fine stagione. Sarebbero cinque i match della massima serie sotto inchiesta della procura
Nuovi sviluppi per l’inchiesta sul calcioscommesse denominata “I treni del gol”. Secondo il sito fanpage.it, il nuovo filone metterebbe ancora più nei guai il Catania, attualmente nel girone delle Fere in serie C ma che nella stagione incriminata, militava nella massima serie.
Dall’inchiesta, che portò proprio alla retrocessione del Catania e le cui indagini preliminari da parte della procura di Catania sono alla fine, con le richieste di rinvio a giudizio previste per gennaio, emergerebbe che oltre al presidente Antonino Pulvirenti, ex presidente etneo finito agli arresti domiciliari e mesi dopo condannato ad un’ammenda di 300.000 euro e a cinque anni di inibizione, ci sarebbero altri indagati: undici persone tra le quali Giovanni Luca Impellizzeri, Antonio Ricci, lo stesso Pulvirenti, l’ex calciatore Christian Terlizzi.
LE PARTITE L’accusa sarebbe quella di aver tentato di alterare cinque partite di serie A, tutte relative al periodo tra aprile e maggio del 2014. Sarebbero: Sampdoria-Chievo del 27 aprile 2014 2-1; Catania-Atalanta 2-1; Parma-Livorno 2-0; Napoli-Hellas Verona 5-1; Udinese-Sampdoria 3-3. Una vicenda che rischia di avere risvolti internazionali: sembrerebbe infatti coinvolto anche Yorgen Fenech, uomo d’affari maltese sospettato di essere il mandante dell’omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia.
Riguardo a Terlizzi, in occasione della sfida tra Trapani e Catania del 16 novembre 2014, derby terminato in parità col punteggio di 2-2, il presidente avrebbe offerto al giocatore 40mila euro per contribuire ad alterare il regolare esito dell’incontro, ma l’accordo saltò dal momento che Terlizzi avrebbe preteso di ricevere la somma prima della gara e non dopo il fischio finale.
E NON SOLO. Un altro sito, Mediagol.it riferisce inoltre che ci sarebbero anche cinque incontri di Serie B cui risultati sarebbero stati “aggiustati” per favorire i gruppi di scommettitori. Inoltre, sempre secondo gli inquirenti, anche il risultato di Messina-Ischia, terminata 1-1 sarebbe stato concordato: in questo caso il protagonista sarebbe addirittura Pietro Lo Monaco, che in quel periodo ricopriva anche il ruolo di consigliere federale della Lega C. L’ex amministratore delegato del Catania, secondo quanto emerge, avrebbe “offerto denaro o utilità” a Fabrizio Millesi, difensore dell’Ischia e tra gli indagati della procura.
COSA RISCHIA IL CATANIA. Gli etnei rischiano una nuova penalizzazione a fine stagione, mentre Pulvirenti, rientrato in società dopo la fine della squalifica, rischia la radiazione.