Il centrocampista senegalese della Primavera di Mariani parla al quotidiano Avvenire. Come lui tanti talenti nel calcio italiano
Il giovane centrocampista classe 2004 della Ternana Ameth Banba Keita, aggregato alla Primavera di Mariani è oggetto di un più ampio servizio del quotidiano Avvenire nel quale viene raccontata la storia di calciatori come lui, arrivati al professionismo dopo essere giunti in Italia su un barcone, in fuga da guerra e povertà.
Nel suo caso, Keita si trovava in Salento allo Sprar della comunità Rinascita di Copertino, che ha una squadra di calcio composta tutta da migranti e richiedenti asilo. E’ lì che è stato scovato. Keita si racconta al quotidiano milanese: “Volevo scappare, volevo una vita migliore per la famiglia – dice – ma soprattutto diventare un calciatore. Quando sono arrivato in Puglia ho trovato questa squadra composta quasi per intero di migranti come me, eravamo tutti ragazzi rifugiati e ci siamo trovati subito”.
E spiega: “Voglio arrivare in prima squadra e poi giocare in serie A. – dice Keita- Il mio idolo? Sadio Manè. il centrocampista del Bayern Monaco. Per me arrivare in Italia per giocare a calcio è stata una occasione di riscatto”. il caso vuole che in serie B giochi un altro ragazzo proveniente da quella realtà, il guineano Cissé, ora al Pisa in prestito dall’Atalanta.