Gli irpini alle prese con una condizione in ritardo, dovrebbero presentare l’ex di turno dal primo minuto. Ecco il quadro che emerge in casa biancoverde

L’Avellino di Piero Braglia si gioca il tutto per tutto contro la Ternana. Del resto il pronostico la dà per sfavorita e quindi agli irpini non rimane che vendere cara la pelle, come lo stesso tecnico ha spiegato nella conferenza stampa pre-gara.

Gli irpini si sono preparati a questo match con due amichevoli ravvicinate, la prima contro una selezione di calciatori dilettanti delle formazioni locali e l’altra contro l’Equipe Campania, vale a dire i calciatori disoccupati che si stanno allenando nella regione. Plescia è l’ultimo arrivato del gruppo e potrebbe non essere del match. La squadra, come è emerso anche dalle uscite amichevoli, ha risentito molto dei carichi di lavoro visto che il ritiro a Roccaraso è cominciato soltanto il 23 luglio.

LE ULTIME. Braglia non si è sbilanciato ma dalle indicazioni emerse (l’ultimo test con una squadra di club è stato quello a Campobasso contro i molisani neopromossi in C) il 3-5-2 dovrebbe prevedere Forte fra i pali; una difesa con Sbraga, Dossena e Scognamiglio il quale è apparso in ritardo di condizione ma dovrebbe comunque giocare dall’inizio visto che Luigi Silvestri non è pronto; esterni di centrocampo Ciancio e Tito con Carriero, Aloi e D’Angelo in mezzo che dovrebbe vincere il ballottaggio con Mastalli; coppia d’attacco formata dall’ex rossoverde Riccardo Maniero e Berardocco, quest’ultimo preferito a Messina.