Fra le poche cose che hanno quasi sempre funzionato nell’ultimo anno rossoverde c’era il reparto arretrato. Sul quale va dato atto a Lucarelli di aver lavorato molto per limare quei difetti che erano emersi nonostante la stagione della promozione in B e poi subito dopo nelle prime gare cadette. Andreazzoli aveva proseguito su questa strada, si era trovato un equilibro.
Tanto è vero che quando in estate Lucarelli– in una delle sue prime conferenze stampa nel ritiro della Ternana – disse che chiedeva certezze soprattutto in difesa, non si poteva dargli torto: Lucarelli ha preteso che venissero il più possibile riconfermati quei giocatori che avevano fatto bene lo scorso anno e non si può dire che non sia stato accontentato. La difesa è più o meno la stessa, con l’innesto di Lucchesi e Casasola e la partenza di Martella.
Dei risultati dello scorso anno però neanche l’ombra: 15 gol subiti, quarta peggior difesa del campionato dopo Feralpisalò (22), Lecco (17) e Sampdoria (16). Se gli interpreti sono gli stessi allora cosa è cambiato? Di difficile spiegazione per esempio l’utilizzo solo parziale di un giocatore che lo scorso anno era titolare fisso e quasi sempre fra i migliori in campo come Sørensen. Non può certo essere una giustificazione il fatto che abbia il contratto in scadenza.
Corrado è l’ombra del giocatore ammirato lo scorso anno: il mercato è chiuso e se nelle prime partite poteva essere una parziale giustificazione il mancato approdo in serie A, adesso non lo è più. Celli alterna prove di sostanza ad errori clamorosi, Mantovani – ricomprato dalla Ternana – gioca anche lui ad intermittenza. Gli unici che sembrano dare un po’ di garanzie sono il solito generoso Diakitè e Capuano (quest’ultimo nemmeno sempre), con Casasola più efficace come esterno offensivo che in difesa e un Lucchesi che ha giocato bene la prima ma che appunto è solo all’esordio. Quanto a Travaglini…chi l’ha mai visto?
Insomma, gli stessi interpreti – Iannarilli compreso – ma risultati diversi. Il discorso della squadra cambiata e ringiovanita vale solo in parte se si parla difesa. Questione di sicurezza, di testa. Di centrocampo che non fa filtro. Forse tutto questo insieme. Sta di fatto che il penultimo posto della Ternana passa anche da qui.