Si sperava che, almeno, la terza maglia ispirata quest’anno a San Valentino potesse portare un po’ pi di fortuna. Macchè. Nemmeno il Santo Patrono di Terni e dell’amore, da quello che si è visto in campo con l’Ascoli, ci ha messo le mani. Una serata storta, ancora più storta di altre partite, ha reso triste la prima uscita della squadra con la nuova terza casacca, concepita proprio per promuovere l’immagine del protettore degli innamorati.
PUNTI DI VISTA. Ma di San Valentino si è visto poco. O meglio, niente. Non si è vista la sua Grazia (stava vedendo un’altra partita?), nè si è vista la sua immagine. Da inquadrature e foto della partita del Del Duca, infatti, la figura del santo riprodotta sulla maglia, sotto al petto, non si notava proprio. Nemmeno da lontano. Tanto che pure nei commenti televisivi non c’è stato un solo cenno alla particolarità di questa terza maglia. Questioni di visibilità. Anche per i Santi (e non solo per i fanti).
Mi ripeterò fino alla fine. Le partite si vincono con i gol. I gol li fanno le punte. Non puoi giocare con una punta isolata davanti. Raimondo è quello più in forma, ha segnato anche martedì, non lo puoi tenere in panchina.
Questa nuova società batterà tanti record. Il primo già raggiunto cambiare 20 giocatori in meno di 2 mesi. Ne vedremo delle belle
Un Presidente senza soldi c’è poco da aspettarsi. Ha preso in giro una intera città.
Qui ci vuole un miracolo e giusto San Valentino celo può fare! Tra gol annullati giustamente e ingiustamente, gol subiti per disattenzioni individuali, non si riesce più a vincere una partita. Quella di ieri era alla nostra portata, Ascoli squadra debole. Qualcosa va fatto per invertire la rotta altrimenti la retrocessione diventa amara realtà. Il Presidente, il Direttore Generale, il DS che dicono? Quali provvedimenti intendono prendere? Urge una risposta anche da parte loro. La tifoseria ha aspettato con fiducia e pazienza l’inversione di tendenza ma non vorrei che a questo punto si sia stancata di aspettare.