Il presidente: “In alternativa potremmo giocare a Roma, Perugia, o Gubbio. Ma cedo. Semmai, prendo un’altra squadra”.

“Ho appena cominciato male, perché mi hanno detto che non posso tenere la squadra di calcio, la Ternana“. Così Stefano Bandecchi, presidente rossoverde e nuovo sindaco di Terni, intervenendo in diretta video sull’emittente televisiva La7. Commenta il nodo dell’incompatibilità tra la carica di primo cittadino e quella di presidente e proprietario della squadra di calcio della città, visto che la sua società utilizza in convenzione lo stadio comunale.

PERUGIA, GUBBIO, O ROMA. Cosa fare, dunque? Per ora, Bandecchi è orientato verso la cessione, ma sembra lasciare qualche porta aperta quando dice: “Ho già comunicato alla federazione che dovremmo andare a giocare a Gubbio, o a Perugia, oppure a Roma“. Ma poi, aggiunge: “In ogni modo, ho deciso di cedere la società. Così ci mettiamo a posto, con la storia dello stadio e dell’incompatibilità“. Allo stesso tempo, però, fa capire pure l’idea di non uscire dal calcio nel caso di cessione della Ternana. “Non ho mai adorato il mondo del calcio italiano, perché non mi sembra contornato di persone… da frequentare. Ho preso una squadra di calcio? Tutti fanno un errore, nella vita. Ma detto questo, io la vendo perché la destra ternana mi ha detto che sarei incompatibile. Non volendo dimettermi da sindaco, vendo la Ternana, Poi, comprerò un’altra squadra, da un’altra parte“.