Arrivato dai dilettanti siciliani, resta quattro stagioni giocando poco: uno dei simboli degli anni più scuri della squadra nei professionisti

La stagione 2007-08 è una delle più oscure della storia della Ternana. In piena era Longarini-Montemari (ma l’amministratore unico in quell’anno era Dominicis, uomo di fiducia dell’imprenditore di Falconara), col pubblico rossoverde disaffezionato alla squadra, anche per via del burrascoso rapporto instaurato con tifo e stampa dalla dirigenza, fu un’annata complessa, come la precedente e la successiva.

La costruzione della squadra rifletteva questo quadro: il ds Giuliano Pesce consegnò al “maestro” Francesco Giorgini, allenatore rossoverde, una rosa composta di onesti faticatori della C1: nessuna stella, pochi giocatori in grado di fare la differenza e qualche scommessa. Una di queste era Julien Perney (nella foto di Sporterni).

Laterale sinistro difensivo,  Perney arrivò in Umbria a 20 anni, dopo una modesta stagione nei dilettanti del Leonessa Altamura, assieme al connazionale franco-algerino Samir Amar Lacheheb, che però invece sempre in serie D era reduce da una stagione super (12 gol in 28 partite) al Cecina.

Perney resta in rossoverde per quattro stagioni, giocando pochino: 3 presenze il primo anno, appena 5 il secondo, 12 il terzo e altre 5 nell’ultimo campionato, che si conclude con la retrocessione in C2 della Ternana nel drammatico playout, col Foligno, poi cancellata dal ripescaggio: ironia della sorte, Perney è sempre in campo nelle partite contro i falchetti, che segnano il suo esordio (Coppa Italia 2007–08), sia la sua ultima partita (appunto il ritorno dei playout).

Segna le sue uniche due reti nella stagione 2009-10, entrambe al Liberati: contro il Rimini (alla decima giornata, suo il 3-0 al 90′) e contro il Giulianova (giornata 33, il 2-0).

Lasciata la Ternana resta un anno senza contratto poi torna in Francia nelle serie minori, giocando con Aix Les Bains, Chambery, prima di ritirarsi a giugno 2018.