
La rivoluzione annunciata a parole non sarà così facile da attuare: tanti i rossoverdi con contratti lunghi o lunghissimi
“Chiudiamo la stagione poi a giugno sarà rivoluzione”, aveva annunciato la società rossoverde qualche settimana fa, preannunciando un vero e proprio cambiamento di rotta per il prossimo campionato.
In realtà, se è facile pensare che il futuro di tecnico e ds dipenderà dall’esito finale del campionato (per il secondo forse neanche), rivoltare la squadra non sarà così semplice, soprattutto per via della politica societaria che ha blindato molti giocatori con contratti piuttosto lunghi.
Nel dettaglio, a giugno saranno appena 8 i giocatori in regime di svincolo: Krapikas, Vitali, Agazzi, Capuano, Mazzarani, Ortolani, Ndir e Defendi. Ovvero i due secondi portieri, tre calciatori ai margini, uno sotto utilizzato e due tormentati quest’anno dagli infortuni. A questi si aggiungeranno Coulibaly e Favilli, il cui prestito vede il diritto di riscatto rispettivamente a favore di Salernitana e Genoa, Mantovani in prestito secco dalla Salernitana e Cassata, il cui riscatto eventualmente sarebbe a favore delle Fere. Da capire poi cosa vorrà fare l’Inter con Corrado: il giocatore è tutto della Ternana (fino al 2026), ma i nerazzurri hanno un diritto di recompra.
Hanno invece un contratto fino al 2024 Sorensen, Ghiringhelli, Paghera, Proietti, Falletti e Capanni; fino al 2025 Iannarilli, Bogdan, Martella, Diakitè, Onesti, Donnarumma, Di Tacchio; fino al 2026 Partipilo e addirittura fino al 2027 Palumbo.
